giovedì, Luglio 31, 2025

Usa-Ue, sul tavolo una tariffa al 15%. Trump: “Possibilità al 50%”. La diplomazia del golf. “Domenica incontro Ursula”. L’Ue: “Pronti i controdazi”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto che le possibilità di raggiungere un’intesa commerciale con l’Ue sono “50-50” e che un eventuale accordo con Bruxelles sarebbe “il più grande di tutti”. Così al suo arrivo all’aeroporto di Prestwick, in Scozia, dove si fermerà cinque giorni e incontrerà, tra gli altri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per un colloquio dedicato proprio alla trattativa sui dazi. Interrogato da un gruppo di giornalisti Trump ha aggiunto che non vede l’ora di incontrare “Ursula”, definita come una “donna molto stimata”. “Lavoreremo per trovare un accordo e vedremo se riusciremo a raggiungerlo”, ha concluso. “Ci incontreremo con l’Unione Europea, e quello sarebbe l’accordo più grande di tutti, se raggiunto”. Così il presidente statunitense Donald Trump parlando ai giornalisti appena atterrato in Scozia. Trump ha detto ancora una volta di credere ci sia un “50%” di possibilità di trovare un accordo con Bruxelles, che “è già molto”. “Non vedo l’ora di incontrare Ursula von der Leyen domenica, è una donna molto rispettata”. Così il presidente Usa Donald Trump al suo arrivo in Scozia. Poche ore prima la numero uno della Commissione Ue aveva annunciato l’incontro. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato che vedrà il presidente Usa Donald Trump, in visita in Scozia. L’incontro, in cui si parlerà di come “rafforzare le relazioni commerciali transatlantiche”, è previsto domenica. I controdazi approvati dall’Ue, che  la Commissione ha ‘pubblicato’ ieri sera in un documento di 257 pagine quasi tutte di tabelle, nelle quali le merci colpite sono designate  non con il loro nome, ma con il rispettivo codice doganale, se non  verrà trovato un accordo con gli Usa entreranno in vigore con una  tempistica graduale. Le contromisure adottate in risposta ai dazi  statunitensi su acciaio e alluminio entrerebbero in vigore il 7  agosto, ad eccezione delle tariffe sulla soia e sulle mandorle, che  entrerebbero in vigore il primo dicembre 2025. I dazi previsti dalle misure aggiuntive adottate il 24 luglio scorso,  invece, entrerebbero in vigore in due fasi, a seconda della merce  importata in questione: per la maggior parte delle merci, i dazi  verrebbero riscossi a partire dal 7 settembre, per dare alle autorità  doganali tempo sufficiente per prepararsi alla riscossione di tali  dazi. Per le merci rimanenti, i dazi verrebbero riscossi a partire dal 7 febbraio 2026, per dare all’industria europea il tempo di adattare  le proprie catene di approvvigionamento, data la natura sensibile  delle merci in questione. “Se fosse confermato l’accordo commerciale tra Unione europea e Stati Uniti, l’industria alimentare si troverà schiacciata nella morsa tra i dazi al 15%, la svalutazione del dollaro e i costi dei dazi interni alla Ue: chiediamo dunque alla Ue un intervento urgente a tutela della competitività della sua industria”. Lo dichiara in una nota il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino. “Se da un lato è vero che questo possa essere l’unico compromesso possibile, dall’altro lato è altresì vero che l’intreccio tra l’impatto dei dazi Usa al 15% e la svalutazione del dollaro, che oggi vale altri 13 punti percentuali, non sarà sostenibile per diversi settori – continua Mascarino – e a tutela delle imprese chiediamo alla Ue un intervento della mano pubblica: così come gli Stati Uniti hanno fatto con i dazi, che di fatto è un intervento pubblico per proteggere la loro industria, anche noi chiediamo urgenti interventi strutturali per rafforzare la nostra capacità competitiva riducendo i dazi interni alla Ue: snellire il carico burocratico sulle imprese, riformare i mercati dell’energia per garantire una riduzione dei prezzi, facilitare l’accesso al credito. In tal senso, proseguire con maggior decisione sulla strada del taglio dei tassi di interesse nell’area euro potrebbe aiutare la crescita economica”.

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