giovedì, Dicembre 4, 2025

Caso Cocco. In Costa D’Avorio arriva l’assoluzione per l’ingegnere di Fiuggi

Si chiude con una seconda, definitiva assoluzione il drammatico calvario giudiziario di Maurizio Cocco, ingegnere originario di Fiuggi, detenuto per tre anni in Costa d’Avorio con accuse poi rivelatesi infondate. Dopo essere stato già prosciolto dall’accusa di narcotraffico, ieri la Corte d’Appello di Yamoussoukro lo ha assolto anche dal reato di frode fiscale. Una sentenza che conferma la totale estraneità ai fatti dell’italiano, arrestato nel giugno del 2022 con imputazioni gravissime: associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga e riciclaggio di denaro. Reati per i quali era stato successivamente prosciolto, ma che lo avevano già costretto a una lunga detenzione. Poi la condanna a due anni per una presunta frode fiscale, accusa mai corroborata da documentazione concreta, come hanno sempre sostenuto i suoi legali. E ora anche su quel fronte è arrivato il verdetto di assoluzione. A darne notizia è l’avvocato Mario Cicchetti, che da tempo segue il caso e non ha nascosto l’amarezza per il totale abbandono istituzionale: «Maurizio Cocco ha trascorso tre anni da innocente in condizioni estreme, senza alcun supporto da parte delle autorità italiane. Solo grazie alla determinazione della difesa si è potuto arrivare a questo esito». Le condizioni di salute di Cocco, 58 anni, restano preoccupanti. I lunghi mesi in carcere hanno compromesso il suo stato fisico, e attualmente è sottoposto a cure urgenti che potrebbero protrarsi per almeno altre due settimane. Il suo rientro in Italia è previsto tra 15 e 20 giorni, quando sarà dichiarato idoneo al viaggio. La vicenda ha suscitato indignazione tra amici, familiari e associazioni che da tempo chiedevano maggiore attenzione da parte delle istituzioni italiane. Ora resta da comprendere se qualcuno si assumerà la responsabilità di un’ingiustizia che ha segnato profondamente la vita di un uomo innocente.

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