È scattata ufficialmente l’“ora X” per la caccia al presunto caimano avvistato nei giorni scorsi sotto il ponte Navarra. Un’operazione che ha visto coinvolti Polizia di Stato, Carabinieri Forestali, Polizia Locale e Capitaneria di Porto, impegnati in una perlustrazione approfondita del fosso Sanguinara, al centro di un giallo ormai diventato un caso virale. Sulla ringhiera del ponte e lungo l’argine si è radunata una piccola folla di curiosi: adulti, bambini e perfino automobilisti scesi dalle auto per non perdersi la “spedizione”. Il dubbio resta: coccodrillo vero o giocattolo? Una burla ben orchestrata oppure un esemplare di caimano, lungo tra i 50 e i 70 centimetri, davvero finito nelle acque di Ladispoli? A lanciare l’allarme era stato il sindaco Alessandro Grando, che domenica aveva scritto sui social: «Sono giunte segnalazioni riguardanti la possibile presenza di un rettile di modeste dimensioni… potrebbe trattarsi di un piccolo caimano». Da lì, una sequela di testimonianze, fotografie, illazioni e persino parodie social. Questa mattina le ricerche sono entrate nel vivo, ma senza risultati. Alcuni militari si sono calati manualmente nei punti più impervi del corso d’acqua, sfidando la fitta vegetazione e i terreni scivolosi. A dare supporto aereo, anche un drone pilotato da Luigi Cicillini, regolarmente patentato per le operazioni. Ma dopo meno di un’ora, tutto è stato sospeso: troppo vento e troppe canne palustri a limitare la visibilità. Ora si attende l’intervento del Consorzio di Bonifica, che dovrà ripulire gli argini per consentire una nuova perlustrazione più efficace. Intanto, tra scetticismo e allarmismo, emergono nuovi dettagli: una donna, la signora Elena, ha riferito che quanto visto galleggiare nei giorni scorsi sarebbe stato solo un pezzo di gomma, forse un giocattolo. Verrà ascoltata presto in caserma per chiarire la sua versione. L’ipotesi del mitomane non è esclusa, così come non si esclude la possibilità che qualcuno abbia scientemente piazzato un caimano (vero o finto) sotto al ponte, magari vicino a uno stendino che ora – ironia della sorte – risulta misteriosamente scomparso. Sui social, intanto, impazzano i meme: “Il coccodrillo come fa?”, parodie con carciofi e rettili, e perfino fotomontaggi con “Saluti da Ladispoli” in versione safari urbano. L’accostamento con Kimba, il leone fuggito dal circo nel novembre 2023, è inevitabile: ancora una volta, Ladispoli diventa protagonista di una vicenda al confine tra realtà e leggenda urbana. Ma stavolta, la faccenda potrebbe avere risvolti penali. Se si accertasse che qualcuno ha creato un falso allarme – magari liberando davvero un rettile o inscenando un finto avvistamento – scatterebbero le denunce. Gli investigatori vogliono fare chiarezza, anche per chiudere una vicenda che, tra paura e ironia, ha tenuto col fiato sospeso un’intera comunità.
Ladispoli, scatta la “caccia al coccodrillo”: forze dell’ordine al lavoro sul fosso Sanguinara. Ma resta il mistero
