venerdì, Dicembre 5, 2025

Il Lazio potenzia risorse e misure contro il West Nile con un milione per i comuni

L’ultima vittima, la settima da inizio anno in Italia, è un sessantottenne di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta. Ma il Lazio resta tra le regioni più colpite dal virus West Nile. Tre le persone decedute. L’ultima un uomo di 86 anni morto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Era tra i primi contagiati nel territorio ed era in terapia intensiva. Era affetto da diverse patologie pregresse. Al momento sono 44 i contagi, 41 sono nella provincia di Latina. La regione ieri ha confermato altri 16 nuovi casi, accertati dai virologi dell’istituto Spallanzani. Tra questi, quattro pazienti con sindrome neurologica e dodici con febbre. “Niente allarmismi, non è il covid” spiega il presidente della Regione Francesco Rocca che studia un’ordinanza e intanto stanzia un milione di euro per fare le disinfestazioni dove i comuni ancora sono inadempienti: “Così nessuno avrà più alibi” dice.
33 i comuni del Pontino, coinvolti in una riunione a Latina sulle misure di contenimento del virus del Nilo, che hanno attivato interventi di disinfestazione dalle zanzare nelle aree dove si presume siano avvenuti i contagi. Stretta sinergia con la Asl. La prevenzione al momento resta l’unica arma. Sospese le donazioni di sangue per le persone che abbiano soggiornato anche solo per una notte nelle province di Frosinone, Latina e Roma.
Cresce la paura per il virus, di pari passo, la corsa ai prodotti contro le zanzare le cui vendite negli ultimi giorni sono aumentate. Le farmacie stimano che le vendite siano cresciute di almeno il 20% con picchi più alti nelle zone a rischio.
Da oggi per 28 giorni nelle province di Latina, Roma e Frosinone sarà possibile donare il sangue soltanto previa il test che accerti la negatività al virus.

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