giovedì, Luglio 31, 2025

Mosca inserisce Mattarella, Crosetto e Tajani nella lista dei “russofobi”. L’ira della Meloni: “Inaccettabile”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il titolare della Difesa Guido Crosetto sono stati inseriti nella lista dei “russofobi” pubblicata sul sito del Ministero degli Esteri di Mosca. La sezione del sito elenca per Paese e organizzazione sovranazionale dichiarazioni e discorsi considerati di natura ostile, di seguito quelli segnalati sotto la voce Italia. Solidarietà bipartisan della politica e delle istituzioni al presidente della Repubblica nella lista delle persone non gradite a Mosca. Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha disposto la convocazione dell’ambasciatore della Federazione russa in Italia per contestargli l’inserimento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di altre cariche istituzionali della Repubblica italiana in un elenco di presunti “russofobi”, lo rende noto la Farnesina. Il ministro Tajani considera l’inserimento della persona del capo dello Stato in questo elenco una provocazione alla Repubblica e al popolo italiano e offre la sua solidarietà istituzionale e personale al presidente Mattarella. “L’Italia ha scelto con fermezza distare al fianco dell’Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione scatenata dalla Russia ormai tre anni fa, e continua a garantire il proprio sostegno al popolo ucraino nella sua eroica resistenza. La pubblicazione da parte del ministero degli Esteri di una lista di presunti “russofobi”, accusati di aver “incitato all’odio” contro la Russia, non è altro che l’ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale e che la comunità internazionale ha condannato fin dall’inizio”. Così in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Desidero, per questo, rivolgere la mia solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione”.

Articoli correlati

Ultimi articoli