È fissato per oggi alle ore 11 in Prefettura a Roma il vertice tra il Comune di Cerveteri, la Polizia locale e i rappresentanti sindacali, convocato dopo lo stato di agitazione proclamato due settimane fa dal sindacato CSA Ral. Un incontro cruciale che punta a stemperare una tensione ormai esplosa tra agenti e amministrazione, in un momento particolarmente delicato per l’ordine pubblico cittadino. Il nodo centrale della protesta è l’inadeguatezza della sede operativa della Polizia locale, ritenuta insicura e priva dei requisiti minimi per garantire un ambiente di lavoro idoneo. A questo si aggiunge la cronica carenza di personale, che complica la gestione delle tante emergenze territoriali, soprattutto in piena estate, quando la popolazione aumenta sensibilmente.
Incontro ad alta tensione
A rappresentare il corpo della Municipale al tavolo romano saranno Stefano Moriggi, delegato sindacale CSA Ral, insieme agli agenti Stefano Lucarini e Roberto Tortolini. Prevista la presenza anche di un esponente dell’amministrazione comunale, che potrebbe essere un referente del sindaco o un membro della giunta. Il rischio è concreto: se non si troverà una soluzione o un impegno formale per migliorare le condizioni lavorative, il tentativo di conciliazione fallirà e si aprirà la strada a ulteriori azioni sindacali, fino allo sciopero. Il sindacato non esclude affatto un’escalation.
La denuncia: “Lavoriamo in un appartamento senza requisiti”
A innescare lo stato di agitazione è stata una lettera indirizzata a Comune, Prefettura e Asl Rm 4, firmata dai sindacalisti Stefano Moriggi e Stefano Lulli. Nel documento si descrive una situazione ai limiti del paradosso: “Il personale della Polizia locale ha come sede di lavoro un appartamento ubicato in una palazzina dove insistono altri appartamenti ad uso civile. Nella parte interrata è presente un locale adibito al rimessaggio delle auto di servizio. Non ci sono spazi idonei per attività d’ufficio, spogliatoi separati per uomini e donne, servizi igienici adeguati né ambienti comuni per il recupero psico-fisico del personale”.
Le promesse mai realizzate
La questione della nuova caserma è annosa. Negli ultimi anni sono naufragati due progetti di riqualificazione o costruzione: uno in via Fontana Morella, nei pressi della Cantina Sociale, e l’altro in via Settevene Palo, di fronte all’isola ecologica. Entrambi mai decollati per motivi tecnici, economici o burocratici. Ora l’unico spiraglio potrebbe arrivare da una proposta rilanciata dal vicesindaco Riccardo Ferri, che nei giorni scorsi ha parlato della possibile individuazione di un’area per la costruzione ex novo di una caserma. Ma senza una tempistica certa, resta difficile placare la frustrazione degli agenti.
Estate calda, tensioni alle stelle
Con il mese di agosto alle porte e l’estate nel pieno dell’attività turistica, il rischio è che una mobilitazione del corpo di Polizia locale comprometta la tenuta del controllo urbano, proprio quando le esigenze aumentano. Da qui l’urgenza di una mediazione. Il vertice di oggi potrebbe essere l’ultima occasione utile per evitare lo sciopero e ridare credibilità a un dialogo che, per ora, sembra procedere sul filo del rasoio.