Chiostri storici, cortili silenziosi, terrazze panoramiche e giardini alberati: nel pieno della stagione estiva le biblioteche di Roma Capitale anche quest’anno aprono i loro spazi all’aperto per offrire ai cittadini luoghi accoglienti dove leggere, studiare o lavorare. Tavoli, ombrelloni e postazioni attrezzate trasformano il verde urbano in un’estensione naturale della cultura, con ambienti ideali per coniugare conoscenza e benessere. L’iniziativa coinvolge 11 sedi e rientra nel programma estivo di apertura culturale promosso da Roma Capitale, con l’obiettivo di rendere la rete delle biblioteche sempre più accessibile, diffusa e vicina ai territori. Nel cuore del centro storico, a pochi passi da Piazza Navona, la Casa delle Letterature, nel Municipio I, invita a una pausa di lettura nel suo incantevole chiostro borrominiano, caratterizzato da eleganti colonne e dal suono rilassante della fontana. Qui, sotto l’ombra dei melangoli, si trovano circa 50 posti dedicati alla concentrazione e alla contemplazione. Oltre agli spazi esterni, la biblioteca custodisce al suo interno il prezioso Fondo Siciliano, con oltre 19.000 volumi, tra cui prime edizioni del Novecento, testi di narrativa, saggistica, teatro e storia. Un patrimonio unico, dedicato in gran parte alla letteratura italiana contemporanea, che riflette l’interesse di Enzo Siciliano per le arti e la cultura del secolo scorso. La struttura promuove inoltre un’intensa attività culturale, con rassegne, incontri letterari e laboratori dedicati alla scrittura. A poca distanza, nel quartiere Trastevere, la Casa della Memoria e della Storia offre una terrazza panoramica con 68 postazioni attrezzate sotto gli ombrelloni. Da qui si domina il suggestivo panorama sul Gianicolo e sui tetti di Trastevere, un contesto unico per immergersi nella storia antifascista e democratica di Roma. La biblioteca collabora con numerose associazioni – tra cui ANPI, ANED, ANPPIA, FIAP, IRSIFAR e UDI – e promuove attività didattiche e percorsi formativi rivolti alle scuole, con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni la memoria della Resistenza, della deportazione e delle lotte per i diritti civili, custodendo un ricco patrimonio archivistico e audiovisivo. Nel Municipio IV, la Biblioteca Fabrizio Giovenale è ospitata in un complesso di edifici rurali storici – la Vaccheria, la Stalla dei Tori e il Fienile – all’interno del Parco regionale urbano di Aguzzano. Gli spazi esterni si sviluppano sotto ampi porticati, con 40 postazioni che accolgono soprattutto studenti e giovani del quartiere, offrendo un ambiente fresco e tranquillo immerso nel verde. La Giovenale, che si distingue per una vocazione scientifica e ambientale, ospita un ricco patrimonio di testi dedicati alla natura e alla scienza e proponendo iniziative di divulgazione per tutte le età. Sempre nel Municipio IV, la Biblioteca Vaccheria Nardi, tra i quartieri Tiburtino e Colli Aniene, si affaccia su un’ampia area verde con 40 postazioni all’aperto all’ombra di un imponente leccio secolare. Il complesso, nato alla fine dell’Ottocento come vaccheria e poi restaurato, comprende tre casali storici – il Casale Centrale, il Casale Ragazzi e la Mediateca – che ospitano sale studio, una sala mostre e spazi dedicati ai più piccoli. Nel rinomato “Giardino Romano”, tra melangoli e palme, si conservano ruderi archeologici rinvenuti durante i lavori, offrendo agli utenti un’esperienza che unisce natura, storia e lettura. Nel vivace quartiere Pigneto, nel Municipio V, la Biblioteca Goffredo Mameli dispone di 40 posti all’aperto nel suo giardino urbano, diventato un punto di ritrovo per studenti, famiglie e gruppi di lettura. Lo spazio verde è curato e funzionale, in sintonia con l’anima dinamica e multiculturale del quartiere e la biblioteca si distingue per la sua proposta culturale vivace e inclusiva. Nel quadrante sud-orientale della città, la Biblioteca Laurentina, nel Municipio IX, parte del Centro Culturale Elsa Morante, si configura come un vero e proprio polo culturale. Oltre agli ampi spazi interni, mette a disposizione un giardino attrezzato con 30 postazioni all’aperto, dove è possibile leggere, studiare o partecipare alle attività organizzate durante l’estate. La presenza del teatro e dell’arena all’aperto arricchisce l’offerta culturale, favorendo la contaminazione tra linguaggi artistici diversi e trasformando la biblioteca in un luogo vivo, aperto e inclusivo, punto di riferimento per la comunità del territorio. A completare il progetto delle Biblioteche all’aperto, ci sono le altre sedi distribuite nei diversi Municipi, che mettono a disposizione ambienti esterni curati e funzionali, ideali per chi desidera leggere, lavorare o studiare all’aperto. La Biblioteca Flaminia (Municipio II) accoglie i lettori in un piccolo cortile riservato, con 12 postazioni all’aperto che garantiscono tranquillità e silenzio. Nel cuore di Testaccio, la Enzo Tortora (Municipio I) ha allestito un cortile interno con tavoli e sedie, trasformandolo in un’estensione naturale della sala lettura. Nel Municipio VIII, la Biblioteca Arcipelago Auditorium propone 20 posti immersi nel verde, dove la natura diventa cornice ideale per la concentrazione. La biblioteca Guglielmo Marconi (Municipio XI), una delle più frequentate della rete, ha creato 11 postazioni esterne nel suo spazio urbano; mentre la biblioteca Colli Portuensi (Municipio XII) offre 14 posti in un giardino alberato, accogliente e silenzioso. Ogni sede contribuisce a rendere la rete delle biblioteche all’aperto capillare e inclusiva, diffondendo cultura nei quartieri e rispondendo al bisogno di spazi pubblici accessibili, anche nei mesi più caldi. Chi è in possesso della Bibliocard può usufruire della connessione Wi-Fi gratuita anche all’aperto: grazie ai servizi Bibliowifi (per accesso da PC) e Bibliosmart (per smartphone), è possibile collegarsi inserendo le proprie credenziali d’iscrizione alle Biblioteche di Roma. Un servizio digitale che amplia le possibilità di studio e lavoro in mobilità. Le biblioteche all’aperto di Roma Capitale sono molto più che semplici spazi: sono luoghi di cultura, socialità e scoperta, dove leggere un libro, preparare un esame o partecipare a un incontro diventa un’esperienza che unisce la storia della città e la vitalità dei suoi quartieri. Il richiamo è chiaro: approfittare di questi spazi per riscoprire la bellezza di Roma sotto una nuova luce, quella della cultura diffusa e vivibile anche all’aria aperta.






