mercoledì, Agosto 6, 2025

Ucraina, massiccio attacco droni in Russia. L’ira di Trump con Mosca, schierati 2 sottomarini nucleari

Donald Trump ha ribadito che emetterà sanzioni contro la Russia alla scadenza fissata per un accordo che metta fine al conflitto in Ucraina. Il Presidente Usa, Donald Trump ha detto in una intervista a Newmax che i sottomarini nucleari che ha schierato a difesa della popolazione sono sempre “più vicini alla Russia”. Nella notte del 2 agosto, una serie di esplosioni sono state udite in diverse città della Crimea. Lo riporta Ukrainska Pravda aggiungendo che le autorità russe hanno bloccato la circolazione dei veicoli sul Ponte di Crimea. “Le ragioni di questa restrizione non sono state rese note”, afferma. Il canale Telegram ‘Krymsky veter’ ha segnalato una serie di esplosioni nella città di Feodosia. Sono state segnalate anche esplosioni a Kerch e almeno “tre esplosioni molto potenti” nel villaggio di Yurkine, situato vicino a Kerch. I residenti locali riferiscono che in diverse zone sono stati uditi sistemi di difesa aerea in funzione. Nella notte l’Ucraina avrebbe condotto un vasto attacco con droni al territorio russo. E’ quanto si legge sul sito Ukrainska Pravda, che cita canali Telegram russi. Testimoni oculari hanno segnalato un attacco con droni e un vasto incendio in una delle raffinerie di petrolio. Sui social media sono comparsi video di un vasto incendio, probabilmente nella raffineria di Novokuybyshevsk, nella regione di Samara. Il governatore della regione di Samara, Vyacheslav Fedorishchev, ha confermato l’attacco dei droni a Novokuybyshevsk. “Questa mattina, dei droni nemici hanno attaccato uno degli stabilimenti industriali di Novokuybyshevsk. I servizi di emergenza stanno lavorando sul posto”, ha scritto sul suo canale Telegram. La Russia è “favorevole al raggiungimento di una pace a lungo termine” in Ucraina, ma “gli obiettivi e le condizioni” restano invariati. Vladimir Putin torna a parlare del conflitto nei giorni in cui cresce il  pressing di Donald Trump sul Cremlino per il raggiungimento di una tregua. L’intervento del leader russo arriva a due giorni dall’attacco a Kiev che ha causato 31 vittime, di cui tre bambini, e 159 feriti.  Putin ha chiarito che la pace deve essere “fondata su solide basi che soddisfino sia la Russia sia l’Ucraina, garantendo la sicurezza di entrambi i Paesi” e ha risposto alle affermazioni di Volodymyr   Zelensky sulla necessità di un “cambio di regime” in Russia. “Il governo di Mosca è legittimo, a differenza di quello ucraino”, ha detto il capo del Cremlino, che oggi ha avuto un colloquio informale con il  leader della Bielorussia, Alexander Lukashenko. Aggiungendo che la prima serie di missili ‘Oreshnik’ è stata prodotta e che il missile balistico a raggio intermedio “è entrato in servizio nell’esercito”.

Altre critiche verso Kiev sono arrivate riguardo agli sviluppi sul fronte di guerra: “Le truppe russe stanno avanzando” in Ucraina “lungo l’intera linea di contatto”, ha detto Putin, secondo cui i vertici di Kiev non sono “molto informati” su ciò che sta accadendo al fronte visto che negano la conquista di Chasov Yar da parte delle truppe di Mosca. Kiev aveva smentito la perdita della città, parlando di “menzogna”. Putin ha poi accusato l’Ucraina di “gonfiare il numero dei bambini che sarebbero stati portati in Russia”, sostenendo che “non c’è stato un numero così alto”. Non manca un attacco all’Europa, che secondo il capo del Cremlino “attualmente non ha alcuna sovranità politica, e a ciò seguirà la perdita di sovranità economica”. Zelensky ha ribadito la disponibilità a un faccia a faccia con Putin: “Se si tratta di segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità e di instaurare una pace veramente duratura, e non semplicemente di un tentativo di guadagnare tempo per proseguire la guerra o ritardare le sanzioni, allora l’Ucraina ribadisce ancora una volta la propria disponibilità a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento”, ha detto il presidente ucraino, spingendo per “andare oltre lo scambio di dichiarazioni e gli incontri tecnici” e passare “ai negoziati tra leader. Gli Stati Uniti lo hanno proposto. L’Ucraina lo ha sostenuto. Serve la disponibilità della Russia”. Da Washington si fa ancora sentire Donald Trump. Il presidente Usa, che non nasconde il crescente malcontento e ha dato tempo a Putin fino all’8 agosto per mettere fine al conflitto, è arrivato a sfidare apertamente Mosca dopo i tesi scambi con l’ex presidente russo Dmitry Medvedev degli ultimi giorni. “Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie”, dell’attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha annunciato il tycoon su Truth, “ho ordinato il posizionamento di due sottomarini nucleari nelle regioni appropriate, nel caso in cui queste dichiarazioni insensate e provocatorie fossero più di semplici parole”. “Le parole sono molto importanti e possono spesso portare a conseguenze indesiderate; spero che questo non sia uno di quei casi”, ha aggiunto. In precedenza Trump aveva affermato di non essere sicuro che le annunciate sanzioni contro Mosca avranno effetto, “ma lo faremo”. Resta tuttavia ancora aperto il canale diplomatico. L’inviato speciale Steve Witkoff, attualmente in missione in Israele e Gaza, “andrà in Russia”, ha annunciato il leader Usa.

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