lunedì, Dicembre 22, 2025

Ddl Roma Capitale, Gualtieri: “Riforma storica, ora serve atteggiamento bipartisan”

Il ddl prevede anche l’attribuzione a Roma Capitale di funzioni legislative di tipo concorrente e residuale su diverse materie: trasporto pubblico locale, polizia amministrativa locale, governo del territorio, commercio, valorizzazione dei beni culturali e ambientali, promozione e organizzazione di attività culturali, turismo, artigianato, servizi e politiche sociali, edilizia residenziale pubblica e organizzazione amministrativa. Sentiti il Consiglio della Regione Lazio e l’Assemblea elettiva di Roma Capitale, con legge dello Stato sarà disciplinato inoltre l’ordinamento del nuovo ente. A Roma Capitale – nel rispetto dell’articolo 119 della Costituzione – saranno riconosciute condizioni peculiari di autonomia amministrativa e finanziaria, prevedendo forme di decentramento amministrativo. La legge, se l’iter procederà secondo i tempi previsti, entrerà in vigore nel 2027. “Ora bisogna portare a termine questa riforma storica. Per questo il ddl dovrà viaggiare in parallelo con la legge ordinaria chiamata a sostanziare l’autonomia amministrativa e finanziaria della città e a individuare le risorse adeguate, in modo da approvare entrambe. Quello sarà il cuore della riforma”. Così il Sindaco Roberto Gualtieri in un’intervista al Sole 24 ore. “Consentire a Roma di legiferare su materie come il trasporto pubblico locale o il turismo è molto importante – aggiunge il primo cittadino – ma come è scritto nel ddl richiede un ordinamento specifico per la Capitale che ampli il perimetro della sua autonomia amministrativa e finanziaria e individui le risorse corrispondenti alle nuove funzioni, attraverso una legge ordinaria”. “Sono convinto che nessuno voglia fare prove di forza su un tema tanto delicato quanto l’assetto della Capitale d’Italia. E faccio un appello: una riforma di Roma si fa solo se tutte le forze politiche accettano il fatto che non serve all’amministrazione di turno, ma alla città, a chiunque andrà a governarla e al Paese, e rinunciano a convenienze e polarizzazioni – conclude Gualtieri -. È la sola via per tagliare questo traguardo storico. Se la riforma di Roma diventa la battaglia di una parte non si arriva lontano. Siamo partiti col piede giusto e ringrazio il governo e la presidente del Consiglio. Ora dobbiamo proseguire così. Sono fiducioso”.

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