domenica, Novembre 16, 2025

Monte Mario e Pineto: scatta la difesa smart del polmone verde di Roma contro gli incendi estivi

Un patrimonio verde prezioso, silenzioso custode di biodiversità e storia, ma ogni estate vulnerabile al fuoco. È quello della Riserva Naturale di Monte Mario e del Parco Urbano del Pineto, due aree protette incastonate nel cuore di Roma, che insieme si estendono per circa 500 ettari, l’equivalente di oltre 700 campi da calcio. Un’oasi naturalistica che ogni anno rischia di andare letteralmente in fumo, vittima di incendi dolosi o colposi, spesso difficili da rilevare in tempo utile. A tutela di questo inestimabile ecosistema, parte ora un progetto tecnologico all’avanguardia promosso da Inwit — primo tower operator italiano e tra i maggiori player nel campo delle infrastrutture digitali — in collaborazione con Legambiente, con il supporto dell’Ente Regionale RomaNatura, gestore delle due riserve. Il piano prevede l’installazione di 6 videocamere smart e 5 gateway dotati di intelligenza artificiale su 5 torri di telecomunicazione Inwit situate nei pressi delle aree verdi. Questi dispositivi, grazie a sofisticati algoritmi di analisi visiva, saranno in grado di rilevare in tempo reale pennacchi di fumo, segnali di combustione e potenziali focolai nelle fasi iniziali, attivando così un sistema di allerta precoce per un intervento rapido ed efficace. “L’obiettivo è proteggere un bene comune attraverso la tecnologia”, spiegano i promotori. L’innovazione al servizio dell’ambiente diventa così un’arma concreta contro uno dei più grandi nemici del patrimonio forestale italiano: gli incendi estivi, sempre più frequenti e devastanti anche a causa del cambiamento climatico. La Riserva Naturale di Monte Mario, con le sue alture panoramiche e i boschi che dominano il Tevere e la Cupola di San Pietro, e il Parco del Pineto, tra Valle Aurelia e Balduina, rappresentano due polmoni vitali non solo per la fauna e la flora che ospitano, ma anche per la qualità della vita dei cittadini romani. Il progetto — tra i primi del genere in Italia in contesto urbano — intende anche diventare un modello replicabile per altre aree verdi metropolitane, dove la prevenzione può fare la differenza tra un intervento risolutivo e un disastro ambientale. La combinazione tra infrastrutture digitali e tutela ambientale rappresenta una frontiera innovativa della sostenibilità urbana, in un momento in cui Roma, come molte grandi città, si interroga sul proprio rapporto con la natura e sulla necessità di proteggerla concretamente.

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