giovedì, Dicembre 4, 2025

Imprese in crescita nella Tuscia: saldo positivo nel secondo trimestre 2025

La provincia di Viterbo chiude il secondo trimestre 2025 con un saldo positivo nel numero di imprese iscritte alla Camera di Commercio. Secondo l’ultimo rapporto Movimprese, elaborato da Infocamere e Unioncamere, nel periodo aprile-giugno si registra una crescita dello 0,42% rispetto al trimestre precedente. Le nuove iscrizioni sono state 445 (+1,23%), a fronte di 291 cessazioni (+0,80%), con un saldo attivo di 154 unità. Complessivamente, le imprese registrate nella Tuscia sono 36.442, di cui 32.207 attive. Un ruolo significativo è rivestito dalle imprese artigiane, che ammontano a 7.000 unità, rappresentando il 19,2% del totale.

Predominano le imprese individuali
La forma giuridica più diffusa resta quella dell’impresa individuale, con 21.442 unità pari al 58,8% del totale. Seguono le società di capitali (8.604, pari al 23,6%) e le società di persone (5.361, il 14,7%).

Costruzioni e servizi trainano la crescita
Tra i settori economici, il comparto delle costruzioni guida la crescita con un incremento dell’1,06% e 4.951 imprese registrate. Segue il settore dei servizi (+1,04%) che conta 9.243 imprese, e il commercio (+0,25%) con 7.220 imprese. Crescite più contenute per l’industria (+0,10%, 1.942 imprese) e per l’agricoltura, che nonostante sia il settore più rappresentato (10.977 imprese), fa segnare il minimo incremento trimestrale (+0,05%).

Dettaglio per forma giuridica e settore
Nel settore agricolo, le imprese individuali sono 9.147, seguite da 778 nell’industria, 3.023 nelle costruzioni, 4.169 nel commercio e 4.091 nei servizi. A giugno 2025 risultano inoltre iscritte: 268 imprese agricole, 694 industriali, 1.328 edili, 1.845 commerciali e 2.151 nei servizi. Le società di persone si distribuiscono con 1.428 imprese in agricoltura, 434 nell’industria, 468 nelle costruzioni, 1.156 nel commercio e 1.507 nei servizi. Per la categoria “altri servizi”, le iscrizioni riguardano 134 imprese agricole, 36 industriali, 132 edili, 50 commerciali e 494 nei servizi.

Iscrizioni settoriali: agricoltura ancora in testa
Guardando alle nuove iscrizioni per settore di attività, il primato spetta ancora all’agricoltura, silvicoltura e pesca con 134 nuove registrazioni (15,84% del totale). Seguono le costruzioni (123, 15,60%), le attività artistiche, sportive e d’intrattenimento (95, 11,23%), sanità e assistenza sociale (82, 9,69%) e i servizi alle imprese (72, 8,51%). Completano il quadro: le attività professionali e scientifiche (69, 8,16%), commercio all’ingrosso e al dettaglio (50, 5,91%), istruzione (41, 4,85%), servizi di alloggio e ristorazione (29, 3,43%), trasporti e magazzinaggio (30, 3,55%), attività manifatturiere (30, 3,55%), informazione e comunicazione (25, 2,96%), attività finanziarie e assicurative (9, 1,06%), immobiliari (6, 0,71%), gestione delle acque e fognature (5, 0,59%) e altre attività di servizi (36, 4,26%). La fotografia scattata dal rapporto conferma un territorio in lieve ma costante ripresa, dove l’impresa individuale continua a rappresentare la spina dorsale del tessuto produttivo e dove le costruzioni, dopo anni difficili, tornano a trainare la crescita economica locale.

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