giovedì, Agosto 7, 2025

Il prefetto Giannini: “A Roma la mafia c’è e inquina la politica della Capitale”

“ARoma coesistono mafie tradizionali e autoctone che spesso si compenetrano e operano tra più livelli” e fanno “spesso alleanze o meglio patti di non belligeranza” e “mutuo soccorso”. Così Lamberto Giannini, prefetto di Roma, in audizione davanti alla Commissione parlamentare Antimafia. “Nella capitale il crack è la principale droga sintetica in circolazione, non abbiamo presenze significative di fentanyl, ma l’attenzione verso questo tipo di sostanza rimane alta”.
A Roma una piazza di spaccio garantisce fino a 30mila euro al giorno, ma questa cifra sale fino a 70mila euro nei fine settimana e possono lavorarci fino a 300 persone. Il giro d’affari è altissimo. Un chilo di cocaina può valere 40mila euro, il grammo a seconda della purezza va dagli 80 ai 100 euro, la mattina viene spacciata quella più pura e più tardi quella meno pura. E’ un quadro a tinte fosche quello che emerge dalla relazione di Giannini su Roma e provincia: la criminalità organizzata è sempre più presente e “dall’omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto ‘Diabolik’, ex capo ultras irriducibili della Lazio, ucciso il 7 agosto del 2019, nel Parco degli Acquedotti, al Tuscolano, sono cambiate alcune dinamiche criminali” – ha affermato Giannini, che dal suo insediamento, il 10 marzo del 2021 ha emesso 67 misure interdittive antimafia.
Gli investigatori ritengono che “sia Michele Senese la figura di riferimento, in grado di mantenere la ‘pax mafiosa’ tra le famiglie autoctone, i Casamonica, i Fasciani, a loro volta collegati con gli Spada. Anche strutture importanti come la ‘Ndrangheta si approcciano alla figura di Senese con grande rispetto e ne hanno riconosciuto il ruolo” – ha proseguito il Prefetto. “L’importante per fare affari” nel mondo criminale “è non farsi la guerra”. Citata anche la mafia cinese presente sul territorio romano considerata “molto chiusa” e la mafia nigeriana che sfrutta “la prostituzione e i traffici di eroina”.
Giannini si è detto più ottimista su Anzio e Nettuno per via della presenza dell’assessore alla legalità ma ha esortato a non abbassare mai la guardia.
Infine ha auspicato che si arrivi a “organici piu’ grandi” per quanto riguarda le Distrettuali Antimafia.

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