domenica, Novembre 16, 2025

Denunciata la donna proprietaria di un rottweiler che ha morso una 25enne

Dopo settimane di indagini serrate, la Polizia Locale di Roma Capitale ha individuato la proprietaria del rottweiler protagonista dell’aggressione avvenuta lo scorso 9 luglio nei pressi della Fiera di Roma. La donna, una 63enne residente nella periferia sud della Capitale, si era data alla fuga subito dopo l’accaduto, tentando invano di occultare la propria identità. La scena che si è presentata quel pomeriggio è stata di puro terrore: una giovane donna di 25 anni, in visita alla fiera con amici, è stata improvvisamente aggredita dal cane, sfuggito al controllo della padrona. L’animale si è lanciato su di lei, mordendola violentemente alle gambe e alle braccia. Le urla della vittima hanno attirato l’attenzione dei passanti, alcuni dei quali sono intervenuti per allontanare il cane e prestare i primi soccorsi. La ragazza è stata trasportata in ospedale con ferite giudicate guaribili in 35 giorni. Ma è il comportamento della proprietaria del rottweiler a destare particolare sconcerto: secondo quanto ricostruito dagli agenti del gruppo IX Eur della Polizia Locale, la donna, invece di prestare aiuto o fornire le proprie generalità, è salita rapidamente a bordo della propria utilitaria, facendo salire anche il cane, e si è dileguata. Non prima, però, di aver tentato un maldestro stratagemma per eludere l’identificazione: ha infatti coperto la targa posteriore del veicolo con uno straccio. Un gesto che, paradossalmente, ha finito per facilitarne l’individuazione. Gli agenti, visionando con attenzione le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, hanno notato proprio quella copertura anomala, dettaglio che ha reso l’auto facilmente riconoscibile tra le tante. Incrociando i dati con quelli del sistema di rilevamento targhe e facendo appello ad alcuni testimoni oculari, gli investigatori sono riusciti a risalire alla donna nel giro di poche settimane. La 63enne dovrà ora rispondere di diverse ipotesi di reato, tra cui omissione di soccorso e lesioni colpose aggravate dalla custodia negligente di un animale potenzialmente pericoloso. Inoltre, la posizione del cane è ora al vaglio delle autorità veterinarie competenti, che dovranno valutarne la pericolosità e le condizioni psicofisiche. La giovane aggredita, intanto, è in fase di lenta guarigione, ma ha già annunciato, tramite il proprio legale, l’intenzione di costituirsi parte civile nel futuro procedimento giudiziario.

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