La stagione estiva sul litorale laziale, e in particolare a Ladispoli, si presenta ben diversa rispetto al racconto dell’amministrazione comunale. A denunciare la realtà è il Circolo Sinistra Italiana Litorale Nord “Mahsa Amini” – Alleanza Verdi e Sinistra, che parla di una scarsissima presenza di turisti e bagnanti, limitata ai pochi spazi liberi disponibili sulle spiagge. Tra le cause principali, secondo il Circolo, il costo troppo elevato di ombrelloni, sdraio e consumazioni, affitti stagionali alle stelle e il problema dell’inquinamento. Proprio di recente, infatti, Goletta Verde ha segnalato lo stato di degrado del mare, confermato da un’ordinanza di divieto di balneazione a causa della presenza di Escherichia coli. “La scarsa offerta turistica – spiegano dal Circolo – costringe molte famiglie in difficoltà economica a rinunciare anche a momenti di svago estivo, aggravati dall’aumento del costo della vita, dai salari bassi e dalla precarietà lavorativa”. L’offerta di locali e stabilimenti, sottolineano, si rivolge a una clientela medio-alta che a Ladispoli non trova riscontro, mantenendo immutato da anni un modello basato su un turismo ‘mordi e fuggi’. Cresce il fenomeno delle case vacanze, che privilegiano affitti brevi, escludendo chi necessita di alloggi per tutto l’anno, sia per motivi familiari sia lavorativi. Gli eventi estivi, nonostante le entrate pubblicitarie, non riescono a rilanciare la città, che resta invasa da “sporcizia, illegalità e disamore”, elementi che – concludono – sono i veri protagonisti dell’estate ladispolana anche nel 2025.
Il Circolo Sinistra Italiana Litorale Nord denuncia: “Estate con pochi turisti, costi elevati e mare inquinato”
