Il presidente Usa Donald Trump commentando l’entrata in vigore dei dazi generalizzati per i prodotti provenienti da oltre 60 paesi e dall’Unione Europea. Ha aggiunto che gli Stati Uniti stanno “incassando centinaia di miliardi di dollari in dazi”, ma non ha potuto fornire una cifra precisa per le entrate perché “non sappiamo nemmeno quale sarà il dato definitivo” per quanto riguarda le aliquote tariffarie. I prodotti provenienti dall’Unione Europea, dal Giappone e dalla Corea del Sud saranno tassati al 15%, mentre le importazioni da Taiwan, Vietnam e Bangladesh saranno tassate al 20%. Per paesi come l’UE, il Giappone e la Corea del Sud, Trump si aspetta anche che investano centinaia di miliardi di dollari negli Stati Uniti. Nonostante l’incertezza, la Casa Bianca di Trump è fiduciosa che l’introduzione dei suoi dazi generalizzati chiarirà il percorso della più grande economia mondiale. Ora che le aziende hanno compreso la direzione intrapresa dagli Stati Uniti, l’amministrazione ritiene che potranno aumentare i nuovi investimenti e dare impulso alle assunzioni in modo da riequilibrare l’economia statunitense come potenza manifatturiera. Gli Stati Uniti hanno commesso un errore nell’attuazione dei nuovi dazi sul Giappone, Washington si e’ impegnata a rettificare i termini dell’accordo e a procedere a dei rimborsi: e’ quanto ha spiegato il negoziatore giapponese per i dazi Ryosei Akazawa, secondo cui Washington ha ammesso di aver commesso un “errore” aggiungendo un’imposta aggiuntiva del 15% ai dazi esistenti su alcuni prodotti e non stabilendo un dazio standard del 15%. “E’ estremamente deplorevole che sia stato emesso e applicato un ordine presidenziale che viola l’accordo tra Giappone e Stati Uniti sulle procedure amministrative interne statunitensi in materia di dazi reciproci”, ha dichiarato Akazawa ai giornalisti dei media locali negli Stati Uniti dove si e’ recato in visita per definire la trattativa sui dazi. La Svizzera non prenderà “per il momento” in considerazione contromisure ai dazi statunitensi del39%. Lo ha comunicato il governo elvetico, precisando che l’attenzione è rivolta principalmente a “misure di sostegno perle imprese svizzere” e alla prosecuzione del dialogo con Washington. “La missione diplomatica a Washington aveva l’obiettivo di presentare una nuova offerta alle autorità statunitensi: un obiettivo raggiunto, che rappresenta uno sviluppo positivo”, ha detto la presidente Karin Keller-Sutter, evidenziando che “erachiaro che Donald Trump avrebbe mantenuto i dazi nel breve termine”. La Commissione europea si attende che “in tempi brevi” gli Stati Uniti adottino altri ordini esecutivi per ricondurre al tetto del 15% i dazi comSecondo S&P Global Ratings, l’accordo commerciale tra UE e Stati Uniti, che ha portato all’introduzione di un dazio universale del 15% sulle importazioni statunitensi di beni manifatturieri provenienti dall’UE a partire dal 7 agosto, “non dovrebbe incidere in modo significativo sulla qualità del credito nella maggior parte dei settori corporate dell’UE, poiché gli effetti dovrebbero rimanere gestibili”. Restano tuttavia interrogativi aperti su alcuni settori, si sottolinea nella nota, “come quello automobilistico, farmaceutico, metallurgico e dei semiconduttori, che potrebbero essere soggetti a dazi o contingenti diversi; inoltre, gli effetti indiretti dell’accordo, come il peggioramento delle condizioni del commercio globale, l’incertezza sui mercati, le potenziali interruzioni nelle catene di fornitura e un indebolimento del dollaro, potrebbero esercitare sulle società europee oggetto di rating pressioni più rilevanti rispetto al dazio stesso”. L’accordo, insieme all’impegno assunto recentemente dai membri europei della NATO ad aumentare la spesa per la difesa, suggerisce “che i rischi potenziali legati all’unilateralismo degli Stati Uniti si siano in parte attenuati, pur restando soggetti a incertezza nel contesto della politica ‘America First’ dell’attuale amministrazione statunitense”, sottolinea S&P Global Ratings.merciali sulle importazioni dalla Ue anche per auto, componentistica per l’auto, farmaceutica chip e semiconduttori. “Ci attendiamo che gli Usa attuino il prima possibile questo impegno, non posso dirvi quando: questa è una domanda da rivolgere agli Usa”, a riferito un portavoce della commissione Ue, Olof Gill durante la conferenza stampa di metà giornata a Bruxelles. “Non posso dare i tempi, per l’auto abbiamo un chiaro impegno degli Usa sul fatto che il tetto del 15% toccherà anche il settore, la componentistica per l’auto, la farmaceutica e i microprocessori”, ha ribadito. “Non abbiamo dubbi che altri ordini esecutivi arriveranno presto”, gli ha fatto eco un’altra portavoce, Arianna Podesta.
Scattano i dazi Usa per 92 paesi. Trump: “Incasseremo miliardi”
