Si è concluso, entro i termini previsti, l’intervento complessivo di riqualificazione di piazza e viale Mazzini, che ha interessato in maniera integrata il patrimonio verde, la storica fontana monumentale, la pavimentazione pedonale e l’arredo urbano. Un progetto articolato e sinergico, frutto della collaborazione tra dipartimento tutela ambientale, dipartmento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, assessorati, Sovrintendenza Capitolina e Municipio I, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro che restituisce a cittadini e cittadine uno dei luoghi più identitari nel cuore del quartiere delle Vittorie. La riqualificazione ha riguardato una superficie di 35.000 mq, con oltre 750 alberi secolari, di cui 165 solo nella piazza. Dopo approfondite indagini fitostatiche (58 tomografie e 27 pulling test), si è intervenuti con potature mirate, abbattimenti per motivi di sicurezza, rimozione di geotessile e materiali inquinanti, e interventi con AirSpade per migliorare l’ossigenazione del terreno. Sono stati messi a dimora:
- 130 nuovi alberi (tra lecci, cipressi e pini),
- 730 metri lineari di siepi ornamentali (laurus nobilis e pittosporum tobira),
- 220 piante per impollinatori nelle aiuole romboidali. Il completamento delle piantumazioni lungo il perimetro della piazza avverrà in ottobre, con la ripresa della stagione agronomica. A giugno scorso si è conclusa anche la riqualificazione dei marciapiedi lungo entrambi i lati di viale Mazzini, per una lunghezza di circa 600 metri, da piazzale Clodio a piazza Mazzini. L’intervento, per un costo di 1,1 milioni di euro, ha introdotto una pavimentazione in conglomerato bituminoso modificato, rifinita con una speciale molatura superficiale, una tecnica che conferisce all’asfalto una colorazione più chiara, utile non solo per migliorare l’estetica, ma soprattutto per ridurre l’effetto isola di calore.
- Questo tipo di asfalto, più resistente alle alte temperature, contribuisce alla durabilità della pavimentazione in contesti urbani ad alta intensità pedonale, unendo funzionalità, decoro e sostenibilità ambientale.
- L’intervento ha previsto anche la riqualificazione delle tazze degli alberi e il monitoraggio dello stato vegetativo delle piante esistenti, in sinergia con il Dipartimento ambiente. Un accorgimento mirato anche come misura di contrasto agli effetti del caldo urbano.
- Depaving e resilienza climatica
- Un altro tassello strategico dell’intervento sarà il depaving di 2.295 mq nelle aree spartitraffico tra viale Mazzini e piazzale Clodio, in precedenza asfaltate e degradate. Quegli spazi saranno riconvertiti a verde, con prato, arbusti e nuovi alberi, ricucendo visivamente e funzionalmente il sistema del verde tra viale e piazza.
- Questa trasformazione aumenterà la permeabilità del suolo, contrastando gli allagamenti in un tratto soggetto a criticità idrauliche e rafforzerà il corridoio ecologico verso la Riserva Naturale di Monte Mario. L’intervento, il cui inizio è previsto per settembre 2025, rientra nel progetto “Cento Parchi per Roma” ed è ispirato al modello della “città spugna”, per una Capitale più resiliente e sostenibile.
- Il ritorno della fontana-giardino
- Elemento centrale dell’intero intervento è stato il restauro della storica fontana di piazza Mazzini, progettata da Raffaele De Vico con apparato scultoreo di Ermenegildo Luppi e inaugurata nel 1926. I lavori, curati dalla Sovrintendenza Capitolina e finanziati con oltre 1 milione di euro tramite il programma PNRR – Caput Mundi, hanno avuto una durata di 210 giorni.
- Sono stati restaurati integralmente:
- il bacino ottagonale in peperino e le vasche a cascata;
- le colonne monumentali con aquile e i delfini in cemento;
- le fontanelle per l’acqua di Trevi con drago scolpito in bassorilievo;
- la recinzione metallica;
- il mosaico pavimentale in breccia di fiume, decorato con soli, cornucopie e vele spiegate, ripristinato con stuccature e materiali originali.