martedì, Dicembre 23, 2025

Civitavecchia, scontro in Consiglio sull’Unione Musicale: mozione bocciata, opposizione pronta all’esposto

È stata la vicenda dell’Unione Musicale Civitavecchiese (UMC) ad accendere la prima parte del consiglio comunale di ieri, alla presenza di numerosi rappresentanti dell’associazione. Al centro del dibattito, la mozione di censura presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Massimiliano Grasso, primo firmatario Paolo Poletti, per chiedere la revoca della delibera di Giunta n. 242 del 10 dicembre 2024. Secondo l’opposizione, l’atto – relativo alla “regolarizzazione” dei rapporti tra Comune e UMC per l’utilizzo dell’immobile comunale di via Bramante – presenta «profili di illegittimità» e rischi di «grave danno erariale». La delibera quantifica un’indennità di occupazione di circa 160mila euro (dal 2015 al 2024), compensata quasi interamente con il costo, stabilito a posteriori, di 82 esibizioni della banda Puccini, lavori di manutenzione straordinaria e persino futuri interventi. Grasso ha spiegato che la mozione voleva essere «un salvagente» per l’amministrazione, per evitare rischi di responsabilità erariale, mentre l’ex assessore alla Cultura Simona Galizia ha sottolineato che «si sarebbero potute trovare strade meno anomale». Poletti e Grasso hanno inoltre segnalato la mancanza di documentazione, ricevute fiscali e tracciabilità per gran parte delle esibizioni, comprese quelle durante il periodo Covid, e l’assenza, fino ad oggi, dell’iscrizione dell’UMC al RUNTS. Il sindaco Marco Piendibene, delegato al patrimonio, ha ammesso che l’iscrizione al Registro unico del Terzo settore è stata richiesta solo ora e che lo “sconto” non sarà applicato finché non arriverà. Ha però difeso l’impostazione dell’atto: «Le funzioni di una banda non sono quelle di un’associazione qualsiasi. La regolarizzazione è stata fatta con opere di compensazione e uscite, confermate dai dirigenti competenti». Nonostante l’assenza alla seduta di Giunta che aveva approvato la delibera, Piendibene ha scelto di intervenire e votare in Consiglio, liquidando come «irricevibile» e strumentale la mozione, e chiedendo perché non sia stato sollevato lo stesso problema per un’altra banda cittadina «che ha avuto lo stesso trattamento». La mozione è stata respinta con 14 voti contrari e 6 favorevoli. Ma il dibattito ha lasciato strascichi politici: l’opposizione, non convinta dalle risposte del Sindaco, ha annunciato che procederà con un esposto alla Corte dei Conti e all’Anac, come previsto nel testo della mozione, per segnalare «criticità su manutenzioni future per 45mila euro compensati, mancanza di tracciabilità documentale e assenza di fatture o ricevute».

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