lunedì, Agosto 11, 2025

Biennale Internazionale d’Arte della Riviera Romana: emozione e riflessione tra pittura, scultura e fotografia

Quando l’arte diventa non solo meraviglia visiva, ma un viaggio interiore alla scoperta dell’ingegno umano, prende vita un’esperienza capace di unire emozione e riflessione. È lo spirito che anima la seconda edizione della Biennale Internazionale d’Arte della Riviera Romana, ospitata negli spazi del Centro di Arte e Cultura di Ladispoli. Ad accogliere i visitatori è l’imponente opera “Storie e Strade” di Giovanni di Carpegna, una composizione modulare a parete, premiata lo scorso 2 agosto in Piazza Rossellini con il prestigioso riconoscimento “Leonardo Dudreville”. «I miei quadri modulari sono opere uniche che si distaccano dalla pittura tradizionale – spiega Di Carpegna –. Ogni modulo invita a nuove modalità di visione e percezione, perché può essere riorganizzato e reinterpretato in base allo spazio e alle diverse combinazioni possibili. È un’esperienza visiva e percettiva in continua evoluzione». Per l’artista, la modularità rappresenta un principio fondante: «In un mondo dove l’arte contemporanea evolve rapidamente, i quadri modulari sono una dichiarazione di modernità, capaci di dialogare con architettura, ambiente e spettatore. Fare arte significa innovare, creare nuovi linguaggi, non solo elementi di arredo. L’originalità nasce dall’interazione con lo spazio e dalla libertà compositiva, come un linguaggio in trasformazione». La Biennale è anche un’occasione di incontro culturale, come sottolinea Di Carpegna: «È la seconda volta che partecipo su invito e anche quest’anno ho ammirato l’organizzazione e la varietà delle opere. L’arte come linguaggio universale, una sorta di esperanto, trova qui piena espressione nel crogiuolo di popoli, culture e colori».

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