Emma Thompson è arrivata al Locarno Film Festival per presentare The Dead of Winter,film d’azione diretto da Brian Kirk, e per ricevere in serata il Leopard Club Award in Piazza Grande. “Ho avuto anche il Leone d’Oro, ma questo è proprio elegante” scherza, posando accanto alla figlia Gaia Wise (che nel film interpreta la versione giovane del suo personaggio) e regalando sorrisi ai fotografi prima di entrare nella sala gremita di giornalisti. Nel film, l’attrice veste i panni di una donna che, partita per una tranquilla battuta di pesca, si ritrova a rischiare la vita per salvare una ragazza rapita (Laurel Marsden) in Minnesota da una donna disperata (Judy Greer). Una protagonista che, tra pallottole, fughe rocambolesche e prove di resistenza fisica, incarna per Thompson un’eroina lontana dagli stereotipi. “Quando ho iniziato la carriera, mi chiedevo: chi è l’eroina donna? Spesso mi identificavo con Marlon Brando e non ne ero felice. Questa invece è un’eroina autentica: segnata dal tempo, capace di sorprendere, non di intimorire con abilità ‘superumane’”. Per interpretarla, l’attrice ha affrontato un intenso allenamento, incluso un mese in Finlandia e riprese nel gelido Minnesota. “Il freddo ti stringe come il metallo”, racconta, mimando il gesto. “Ho imparato a rimanere in apnea sotto acqua ghiacciata per tre, quattro minuti… ma avevo davvero paura di annegare”. Tutto questo non ha spaventato l’attrice, che ridendo afferma: “Fare un film d’azione quando hai 66 anni? È stupido!” Il piacere più grande, però, è stato lavorare con la figlia Gaia. “Abbiamo fatto lunghe passeggiate parlando del personaggio, immaginandone il passato. Lo abbiamo creato insieme”. Wise sorride: “Era bello tornare in albergo dopo il set e trovarla lì… anche se a volte le sue correzioni sull’accento americano erano un po’ troppo. In quei casi dicevo al regista: ‘Puoi far uscire mamma?’. (Fonte: ANSA)
Marta Cervellino
Emma Thompson, 66 anni e nessuna paura dei film d’azione
