“Mattia ci ha lasciato”. Con queste parole la Federazione Italiana Sport Orientamento ha annunciato la morte di Debertolis, 29 anni, l’atleta della Nazionale di Corsa Orientamento colpito da un grave problema di salute durante la gara d’esordio dei World Games. E’ stato “assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal CT Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della IOF e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo”. “Ciao Mattia, faremo tutti del nostro meglio per onorare il tuo ricordo”, ha scritto il Presiente Fiso, Alfio Giomi. Nel pomeriggio Mattia Debertolis aveva ricevuto il sacramento dell’estrema unzione. “Vista l’imminente partecipazione della squadra nazionale di Mtb-O alle competizioni mondiali in Polonia, per volontà della famiglia di Mattia e d’accordo anche con il Consiglio Federale, gli atleti potranno prendere parte alle competizioni in nome e in memoria di Mattia stesso. A tal proposito Vi invito, compatibilmente con l’attrezzatura consentita in gara, ad indossare il lutto al braccio”, è il messaggio di Giomi agli azzurri della Mtb-O impegnati con i Campionati Mondiali in Polonia.
Tragedia ai World Games, morto Mattia Debertolis dopo 2 giorni di agonia






