Un gesto di vicinanza e condivisione in pieno spirito evangelico. Domenica 17 agosto, dopo la messa nel Santuario di Santa Maria della Rotonda ad Albano e la recita dell’Angelus a Castel Gandolfo, Leone XIV siederà a tavola con un centinaio di persone in condizioni di indigenza della diocesi di Albano. Il pranzo si terrà nel Borgo Laudato si’, dove sotto ampi gazebo verrà allestito un lungo tavolo unico. Vi prenderanno parte gli ospiti del dormitorio “Francesco” per uomini e padri separati del social housing, della Casa d’accoglienza Don Orione di Anzio, del Centro diurno e Centro d’ascolto di Anzio e Nettuno “Il Crocicchio”, e del Centro d’ascolto di Albano, che ogni giorno serve pasti ad almeno trenta senza fissa dimora. Presenti anche beneficiari del consultorio di Aprilia, che offre sostegno psicologico e servizi di accompagnamento. «Una sacca importante di povertà è senz’altro quella presente lungo la costa – spiega il direttore della Caritas – ad Anzio, Ardea, Tor San Lorenzo, Torvaianica vivono tanti senza fissa dimora, italiani e stranieri, che necessitano di docce, rasatura, lavanderia e accoglienza notturna». Diversa la situazione nei Castelli Romani, dove prevalgono le famiglie “working poor”, persone che, pur avendo un lavoro, faticano a mantenere la famiglia a causa di criticità economiche o sanitarie. Nel solo 2024 la Caritas di Albano ha assistito 49.500 persone e 3.580 famiglie, distribuendo oltre 48mila pasti e 4.480 prime colazioni, fornendo beni non alimentari a 13mila persone e assistenza medica a 473 utenti. Numeri che raccontano un’emergenza silenziosa e continua, alla quale l’iniziativa di Leone XIV vuole dare un segnale di ascolto e fraternità concreta.






