mercoledì, Novembre 5, 2025

Anzio, scontro sulla vicenda Aet: il Consiglio difende la transazione e replica al consigliere Turano

Continua il dibattito politico sulla gestione della vicenda Aet. Il consigliere Rodolfo Turano ha inviato ai media una nota in cui ribadisce le sue perplessità, sostenendo di non essere stato informato delle decisioni e insinuando l’assenza di pareri a supporto della delibera. Una posizione già espressa in Consiglio comunale, con l’aggiunta del riferimento a un voto imminente. La replica del Consiglio comunale non si è fatta attendere. Secondo la maggioranza, Turano “dimentica” la correttezza finora riconosciutagli e ignora il via libera dei revisori dei conti e i pareri legali che supportano la decisione. “I soldi non potevano essere usati per altro”, precisano i vertici comunali, ricordando che prima della seduta si sono svolte riunioni con capigruppo e commissioni congiunte, alla presenza dei dirigenti e dell’assessore all’ambiente, senza che l’opposizione avanzasse richieste. Tutti i tempi di legge sono stati rispettati e i pareri legali sono stati richiamati in delibera, a disposizione dei consiglieri. Il nodo centrale resta la transazione con Aet, ritenuta dalla maggioranza necessaria per evitare al Comune il protrarsi di un contenzioso che avrebbe potuto costare ulteriori 1,7 milioni di euro. La decisione arriva dopo un contratto originario criticato per essere stato sottoscritto in fretta e affidato a una società senza esperienza nella gestione di comuni sopra i 20.000 abitanti, con un capitolato bocciato dall’Università “Sapienza”. “La transazione ci permetterà di correggere una scelta scellerata del passato”, sottolineano dal Consiglio. Quanto al voto imminente evocato da Turano, la maggioranza precisa che si attenderà la decisione del Tar, prevista per ottobre, continuando a governare la città nella piena legittimità e con l’obiettivo dichiarato del bene comune. Uno scontro che conferma come la vicenda Aet rimanga al centro del dibattito politico cittadino, tra accuse di opacità e richieste di chiarezza sulle scelte passate e future dell’amministrazione.

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