Smontano le staccionate per alimentare i falò notturni, ma stavolta le telecamere nascoste li immortalano in piena azione. È accaduto nei giorni scorsi nella riserva naturale della Palude di Torre Flavia, area protetta di grande valore ambientale al confine tra Ladispoli e Cerveteri. L’episodio, denunciato dal responsabile dell’oasi Corrado Battisti, ha suscitato indignazione e rabbia. “Gli impianti di sorveglianza – spiega – hanno ripreso l’intera scena, permettendo di identificare chiaramente i volti dei responsabili. Sono stati smantellati almeno 15 pali di legno, danneggiando un patrimonio che appartiene a tutti.” Secondo quanto emerso, si tratterebbe di un gruppo di minorenni. Proprio a loro e alle loro famiglie è rivolto l’appello di Battisti: “Venite a riparare i danni che avete causato alla collettività, saremo clementi. Altrimenti prenderemo le vie legali. La Palude di Torre Flavia è un’area protetta di rilevanza naturalistica, frequentata da visitatori, scolaresche e studiosi. Un patrimonio che va rispettato. Vinciamo noi, vince la società civile: i teppisti perdono sempre.” Il responsabile della riserva invita i ragazzi a partecipare alla ricostruzione, affiancandosi ai numerosi volontari già all’opera per riparare le staccionate danneggiate. “Mi auguro – aggiunge – che ci aiutino a rimettere tutto in ordine. È un’occasione per trasformare un gesto sbagliato in un atto di responsabilità.” Da oggi l’oasi sarà ancora più sorvegliata. “Tutte le forze dell’ordine saranno in campo via terra e via mare – assicura Battisti – quest’anno non entrerà nemmeno un moscerino sulla spiaggia.” Un monito forte, che punta a proteggere uno dei gioielli naturalistici del litorale laziale da atti vandalici e comportamenti incivili.
Vandali nella riserva di Torre Flavia: telecamere li filmano mentre smantellano le staccionate per i falò
