La ricerca storica “Storia del pensiero dell’industriale inglese Robert Owen precursore del cooperativismo”, curata dalla storica e giornalista Sara Fresi, è stata ufficialmente inserita tra gli eventi mondiali dell’Anno Internazionale delle Cooperative 2025, promosso dalle Nazioni Unite. L’iniziativa, coordinata dal COPAC (Comitato per la promozione e il progresso delle cooperative), vede la collaborazione tra le principali agenzie ONU e l’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA), con l’obiettivo di dare visibilità globale al ruolo delle cooperative nello sviluppo sostenibile. Il tema scelto per il 2025 è infatti “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”. Lo studio di Fresi ripercorre il pensiero e l’opera di Robert Owen (1771–1858), imprenditore e riformatore sociale britannico considerato tra i padri del cooperativismo moderno. A New Lanark, in Scozia, Owen introdusse misure all’avanguardia per l’epoca: scuole gratuite per i bambini, alloggi dignitosi per i lavoratori, riduzione dell’orario di lavoro e negozi aziendali con prezzi equi. “Il pensiero di Owen è ancora attuale. Parlare di cooperativismo oggi non è solo celebrare un passato glorioso, ma riflettere su modelli di sviluppo sostenibile e partecipativo per il futuro”, ha spiegato la ricercatrice, che è anche direttrice del progetto editoriale Le Muse News. L’inserimento della sua ricerca nel programma ONU rappresenta un riconoscimento sia sul piano accademico sia su quello divulgativo: il lavoro sarà infatti affiancato a conferenze, mostre e pubblicazioni organizzate in tutto il mondo per raccontare la storia e le prospettive del movimento cooperativo. Per Civitavecchia e il litorale laziale, la presenza di una ricercatrice del territorio in un calendario di respiro globale è motivo di orgoglio, oltre che la conferma della qualità del lavoro culturale e storico sviluppato a livello locale.
La ricerca di Sara Fresi su Robert Owen entra nel programma ONU dell’Anno Internazionale delle Cooperative 2025
