“Con Pippo Baudo se ne va un pezzo di ‘cuore’ della Tv, se ne va una parte fondamentale della Rai. Eppure, lui è la sua figura resteranno impressi nel patrimonio culturale dell’Italia”. Così l’Amministratore Delegato Giampaolo Rossi, il Direttore Generale Roberto Sergio e il Cda danno voce al dolore e al cordoglio di tutta l’azienda per la scomparsa di Pippo Baudo.
“In questo momento di lutto, ci accompagna – proseguono – un grande senso di riconoscenza perché con grande leggerezza, intelligenza e impareggiabile carisma e passione ha reso la tv un fenomeno ‘culturale’ nobilitando il termine ‘nazionalpopolare’ e traducendolo in un linguaggio immediatamente comprensibile da chiunque, senza mai cedere alla tentazione della volgarità. È stato un ‘inventore’ di televisione, uno scopritore di talenti, l’uomo del Festival di Sanremo che ha condotto e ‘pensato’ più di chiunque altro, senza dimenticare la ‘sua’ Domenica In e tanti altri programmi da lui firmati che restano nel patrimonio di tutti e che hanno accompagnato la storia stessa della nostra nazione”
“Da oggi la Rai è un po’ più povera”- concludono i vertici Rai- “ma ciò che ci hai lasciato resta un’immensa ricchezza”. “Sono sconvolta, per me è molto importante questa cosa, non sono più una bambina, quando ho perso mia mamma mi sono sentita sola, ora con la morte di lui mi sembra proprio… Basta.” Molto commossa, l’ex moglie di Pippo Baudo, Katia Ricciarelli, lo ha ricordato così parlando a Rainews24, affermando di starsi sentendo “molto sola” e dicendo che in molti “avrebbero dovuto rispettarlo di più, non aveva attorno a lui le persone giuste, è stato attorniato da persone che volevano tenerlo all’oscuro di tante cose, adesso che è morto invece…” Baudo “è stato il più grande di tutti – ha aggiunto -. Negli ultimi anni non siamo stati in contatto, ma non è importante, quando ci siamo rivisti all’Arena di Verona ci siamo abbracciati e non c’era bisogno di parlare, era come se ci fossimo incontrati il giorno prima”, perché “anche con un amico non occorre vedersi tutti i giorni. La prova è questa”.
Alla domanda su quale fosse il personaggio televisivo o musicale a cui Baudo era più legato tra quelli da lui ‘creati’, “non credo ce ne fosse uno in particolare – ha risposto -, ne ha fatti talmente tanti che si sentiva il fautore della carriera di tutti. Una bella osa, era una persona sempre disponibile nei confronti dei giovani. Era un grande uomo, lo sappiamo tutti. Mi dispiace tantissimo”. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, a nome dell’amministrazione, e il presidente del consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, esprimono “il più profondo cordoglio per la scomparsa di Pippo Baudo, venuto a mancare oggi all’età di 89 anni”.
“Pippo Baudo – si legge in una nota del Comune di Catania – è stato molto più di un grande protagonista della televisione italiana: è stato un ambasciatore della sicilianità nel mondo, un figlio illustre della nostra terra che ha portato con orgoglio le radici catanesi in ogni palcoscenico nazionale. La città di Catania e tutto il territorio provinciale perdono oggi un figlio illustre che ha saputo rappresentare al meglio nell’arte e nella cultura i valori di creatività, eleganza e professionalità che caratterizzano la nostra comunità. La sua eredità artistica e umana rimarrà per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi, che in ambito locale ha esercitato con la presidenza e la direzione artistica del Teatro Stabile di Catania e contribuendo a fondare la prima grande emittente televisiva dell’isola, Antenna Sicilia” “Nel dolore di questo momento – conclude la nota del Comune di Catania – l’amministrazione si unisce al cordoglio della famiglia e di tutti coloro che hanno amato e stimato Pippo Baudo, esprimendo la più sincera vicinanza e gratitudine per aver reso onore alla nostra terra con la sua straordinaria carriera”.
Addio a Pippo Baudo, il re della tv italiana, aveva 89 anni. 60 anni di carriera






