L’approvazione all’unanimità del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), avvenuta lo scorso 30 luglio 2025 in consiglio comunale, rappresenta senza dubbio un passo significativo per Cerveteri. Un traguardo che segna un momento di svolta nella prospettiva di una città più inclusiva e accessibile, ma che al tempo stesso apre un acceso dibattito sui meriti del risultato raggiunto. Il gruppo civico Città Futura Anno Zero ha infatti rivendicato con forza il proprio ruolo determinante nella stesura del Piano, sottolineando come l’intero percorso non sia nato all’improvviso, bensì dal lavoro quotidiano e costante di chi, fin dall’inizio di questa consiliatura, si è dedicato a seguire ogni fase tecnica e burocratica del procedimento. «Non si tratta di un’iniziativa calata dall’alto o improvvisata – hanno spiegato dal gruppo – ma del frutto di mesi di sopralluoghi, incontri, redazioni tecniche e scadenze rispettate con impegno e sacrificio. In alcuni casi, come il 24 dicembre 2024, siamo rimasti in ufficio fino a sera con il personale comunale pur di rispettare i termini perentori che, a causa di negligenze precedenti, rischiavano di vanificare tutto». A conferma del carattere partecipativo del Piano, durante l’iter è stata accolta anche una delle due osservazioni presentate: quella della consigliera Mundula, volta a migliorare l’accessibilità del bosco di Valcanneto, che gli uffici hanno valutato positivamente. Un segnale di come la conoscenza diretta del territorio possa contribuire a soluzioni concrete e utili alla cittadinanza. Non mancano però i toni polemici verso l’Amministrazione comunale, accusata di essersi limitata a “tagliare il nastro” senza riconoscere il lavoro svolto da chi ha reso possibile l’approvazione del PEBA. «Nei comunicati ufficiali – osservano da Città Futura – non è stata spesa una parola per riconoscere l’impegno di chi si è speso realmente per questo progetto, preferendo attribuirsi interamente i meriti». Il tema del PEBA, in realtà, non è nuovo a Cerveteri: già nel precedente mandato l’ex delegata alla disabilità Ivana Paoluzzi aveva posto l’attenzione sulla necessità di dotare la città di uno strumento di pianificazione per abbattere le barriere architettoniche. Un’esigenza che ha trovato ora compimento anche grazie al contributo dell’ex assessora all’ambiente Francesca Appetiti, che in questa consiliatura ha potuto affiancare la delegata e seguire in prima persona le delicate fasi di elaborazione del Piano. L’approvazione del PEBA rappresenta dunque un traguardo importante per la città, ma la vicenda dimostra come, dietro ogni risultato, ci sia un percorso complesso, fatto di impegno e sacrificio, che meriterebbe di essere raccontato e riconosciuto fino in fondo.