Nuovi abbattimenti a Villa Borghese. Nei giorni scorsi, come comunicato in un avviso del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, sono stati tagliati 22 alberi dichiarati “secchi morti in piedi” e dunque a rischio caduta. Nel dettaglio, l’intervento ha riguardato 5 robinie, 10 lecci, un platano, due Prunus pissardi, due olmi, un ippocastano e un bagolaro. Tutti esemplari ormai compromessi, secondo i tecnici, e considerati pericolosi vista l’alta frequentazione del parco da parte di cittadini e turisti. Come previsto dal Regolamento del verde, gli alberi abbattuti dovranno essere sostituiti entro un anno. Non si tratta, però, di un episodio isolato: negli ultimi mesi Villa Borghese è stata più volte interessata da operazioni simili. Alla fine della primavera 2024, ad esempio, erano stati tagliati 15 alberi a piazzale del Pincio, mentre nella Pineta Pinciana sei esemplari erano stati rimossi per “alterazioni strutturali gravi”.
Le proteste Gli abbattimenti continuano ad accendere le polemiche degli ambientalisti e delle associazioni. Italia Nostra e il Gruppo di intervento giuridico avevano già contestato i tagli al Pincio, e nei giorni scorsi la storica attivista Francesca Marranghello ha diffuso un video che documenta le nuove rimozioni a Villa Borghese. Le immagini, circolate rapidamente sui social, hanno riacceso la discussione.
Il caso non riguarda solo il cuore verde della Capitale: negli ultimi mesi polemiche analoghe hanno interessato diversi quartieri romani, da Monteverde — dove la vicenda è arrivata fino in procura — all’Eur, da Villa Gordiani fino a via Delpino a Centocelle.
Tra la necessità di sicurezza e la difesa del patrimonio arboreo, la battaglia sugli alberi di Roma resta più viva che mai.
Nuovi abbattimenti a Villa Borghese: tagliati 22 alberi “secchi e pericolosi”. Crescono le proteste degli attivisti
