venerdì, Agosto 22, 2025

Termovalorizzatore di Roma, Gualtieri sempre più isolato tra esposti, proteste e malumori nel Pd

La compressione dei tempi e la scelta di collocare le valutazioni decisive nel pieno delle ferie estive stanno alimentando nuove tensioni attorno al progetto del termovalorizzatore di Roma. Un nodo politico che, anche ad agosto, non lascia tregua al sindaco Roberto Gualtieri. Nella Capitale, le voci critiche provengono soprattutto dagli attivisti del comitato “Carte in regola”, mentre nel Partito Democratico, complice la pausa estiva, regna il silenzio. A rompere la consegna è soltanto l’ex deputato Marco Miccoli, che conferma la sua posizione di dissenso. In provincia, però, la frattura è ben più evidente: amministratori e militanti dem contestano apertamente la linea del sindaco. Non meno duro il fronte civico, che nelle ultime settimane si è compattato ulteriormente contro il progetto dell’impianto a Santa Palomba. Da Pomezia, guidata dal centrodestra, la sindaca ha attaccato senza mezzi termini il collega romano, ribadendo la contrarietà del territorio. A complicare lo scenario è arrivato anche un esposto del Movimento 5 Stelle alla Corte dei Conti. Pur non rappresentando un ostacolo sostanziale per la maggioranza capitolina, l’iniziativa ha il valore politico di ricordare al Pd quanto sia difficile trovare una sintesi con i grillini, interlocutori indispensabili in vista di future alleanze. Così, tra ferie interrotte, contestazioni civiche, malumori interni e le mosse dell’opposizione, il termovalorizzatore si conferma un dossier ad alta tensione. E per Gualtieri, in questa estate rovente, le spine politiche sembrano aumentare di giorno in giorno.

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