venerdì, Agosto 22, 2025

Zelensky: “Incontro con Putin in Svizzera, Austria o Turchia”

“Un incontro a Mosca è fuori questione” per il faccia a faccia tra Voloydmyr Zelensky e Vladimir Putin per avviare i negoziati di pace tra Russia è Ucraina. “Va bene” invece se il bilaterale si terrà in Svizzera, Austria o anche Turchia. E’ questa la linea del presidente ucraino Zelensky.

Il nodo Ungheria
Riguardo poi alla possibilità che l’Ungheria di Victor Orban venga scelta come sede di uno degli incontri Zelensky ha detto che la questione è “difficile” perché “c’è un’ampia unità in Europa nel sostenere l’Ucraina in questa guerra, ma, per essere franco, Budapest non vi partecipa”. E proprio sul nodo Ungheria fa sapere di aver “chiesto al presidente Trump di assicurare che Budapest non blocchi il nostro cammino verso l’adesione alla Ue” e “il presidente Trump mi ha promesso che il suo team lavorerà a questo”.

Il Donbass e la “spacconata” di Putin
Zelensky ha bollato poi come “una spacconata” i discorsi di Mosca “sull’occupazione del nostro Donbass entro la fine dell’anno” affermando di ritenere che alla Russia sarebbero necessari altri 4 anni di guerra per conquistare il resto della regione che Vladimir Putin ha chiesto in cambio della fine dei combattimenti. Il presidente ucraino ha infatti sottolineato come la Russia prima dell’invasione avesse già il controllo di un terzo della regione ed ora controlla il 67-69%, vuol dire quindi che in quasi quattro anni di guerra ha conquistato solo un terzo della regione. Insomma, per Zelensky, Putin sta cercando di vendere “aria fritta” a Donal Trump, “forse sperando di evitare la fine della guerra fissando delle condizioni che non possiamo accettare”. Zelensky ha aggiunto di aver spiegato a Trump che un ritiro di Kiev da tutto il Donbass aprirebbe la strada alla Russia verso Kharkiv e Dnipro. “Se Putin prende il controllo qui – ha detto riferendosi al Donbass ancora controllato da Kiev – si spingerà oltre, a prescindere da qualsiasi accordo firmato. Il presidente Trump è d’accordo? Ha capito”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di non volere che la Cina svolga un ruolo di garante della sicurezza dell’Ucraina, facendo riferimento al sostegno di Pechino a Mosca. “Innanzitutto, dall’inizio di questa guerra la Cina non ci ha aiutato a fermarla. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni. Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutano l’Ucraina e che non l’hanno aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”, ha affermato Zelensky.

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