Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani denuncia con fermezza le condizioni della stazione ferroviaria di Civitavecchia, definendo “inaccettabile” la situazione che persiste dopo il crollo del cornicione centrale avvenuto nella notte di Ferragosto. Secondo l’associazione, le persone con disabilità si trovano di fatto prigioniere di barriere architettoniche e binari inaccessibili, costrette a sperare di poter viaggiare solo se il treno ferma sul primo binario o su quelli tronchi. “Un incubo surreale in una città europea, non un copione da terzo mondo”, denunciano i docenti. La criticità non riguarda solo il recente crollo: impalcature permanenti, ascensori fermi e sottopassaggi stretti e pericolosi testimoniano anni di incuria e mancanza di programmazione. La mobilità dei cittadini disabili, secondo il Coordinamento, non è più un diritto ma una “roulette russa”. A peggiorare la situazione, il sovraffollamento di pendolari e crocieristi che devono percorrere percorsi esterni aumenta i rischi di sicurezza, trasformando la stazione in un luogo di tensione e disagio quotidiano. Il Coordinamento sottolinea che l’annunciata imminenza dei lavori non può cancellare anni di ritardi e negligenze: ogni giorno di rinvio è un giorno in cui i diritti dei cittadini vengono calpestati. “È intollerabile che l’accesso a un servizio pubblico essenziale possa dipendere dalla fortuna o dall’intervento manuale di estranei”.
Civitavecchia, stazione ferroviaria tra incuria e disagi: cittadini disabili inaccessibili ai binari
