«In piena estate è mai possibile ridurre il servizio, quando invece servirebbe potenziarlo? – ha dichiarato Marcucci – Ardea conta oltre cinquantamila abitanti stabili, ma nei mesi estivi la popolazione triplica o addirittura quadruplica. Nonostante le continue segnalazioni, sembra che alla ditta appaltatrice non interessi». Il malcontento dei cittadini cresce, alimentato dai cumuli di rifiuti organici lasciati per giorni al sole, che producono odori nauseabondi, e dai disagi che colpiscono particolarmente le zone di maggiore affluenza turistica. La scadenza dell’appalto, fissata al 31 agosto, non può essere una giustificazione, sottolinea Marcucci: «Il contratto è valido fino a quella data e la raccolta deve essere svolta secondo quanto stabilito. Non è accettabile che la città si ritrovi a fronteggiare un’emergenza ambientale che rischia di diventare sanitaria». Aprendo a soluzioni future, l’esponente leghista ha inoltre annunciato l’intenzione di valutare un nuovo bando per il servizio: «Stiamo valutando un nuovo appalto, che questa volta dovrà essere strutturato come si deve. È l’unica strada per evitare di ripetere gli errori del passato e garantire finalmente un servizio adeguato ai cittadini». Una vicenda che mette in luce le fragilità del sistema di raccolta rifiuti del Comune e la crescente pressione sui residenti, in attesa che gli uffici comunali trovino soluzioni concrete prima del picco della stagione turistica.
