La produzione, come da cronoprogramma, si ferma a fine anno, ma la centrale a carbone di Civitavecchia non si smonta, potrebbe restare come riserva fredda, ovvero essere riattivata nel caso di emergenza energetica nazionale entro il 2038. La centrale impiega 400 dipendenti e il cambio di scenario preoccupa i sindacati. Sulla riqualificazione della zona erano arrivate al Mimit 28 proposte per un accordo di programma: l’idea sarebbe, con la valutazione di impatto ambientale tuttora valida e in scadenza a fine anno, di offrire una ripartenza occupazionale e industriale con dovute garanzie ambientali.
Centrale a carbone, stop alla produzione a fine anno ma l’impianto resta
