Si accende la polemica sulla gestione dell’acqua tra il Comune e l’Arsial. La sindaca di Cerveteri, Elena Gubetti, ha replicato al presidente dell’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rivendicando la legittimità delle decisioni dell’amministrazione e criticando la scelta di portare il contenzioso sulle pagine dei giornali. «Le questioni giuridiche non si discutono sui media ma nelle sedi competenti – ha dichiarato Gubetti –. Non è accettabile che vengano rese pubbliche le argomentazioni contenute nel ricorso notificato al Comune contro la mia ordinanza. Un atto che ho firmato con un solo obiettivo: tutelare i cittadini». La sindaca ha giudicato «inopportuno» l’intervento dell’Arsial, ipotizzando persino che la strategia possa mirare a influenzare il procedimento amministrativo. «Che lo scopo sia quello di condizionare il giudizio o di conoscere in anticipo le linee difensive del Comune? Non voglio crederlo, ma se era questo il tentativo, è comunque fallito». Gubetti ha quindi ribadito la linea del Comune: «Come dimostrato nel caso di Furbara, dove l’acqua è tornata grazie al nostro intervento, l’amministrazione agirà sempre per garantire i diritti della comunità. Per questo abbiamo adottato un provvedimento autoritativo nei confronti di Arsial e Acea Ato 2 su un bene di proprietà Arsial». La vicenda è destinata a proseguire nelle aule giudiziarie, ma intanto alimenta il dibattito politico e cittadino.
