sabato, Agosto 23, 2025

Trump: “Forse meno di 20 ostaggi ancora vivi”. Israele: “Non è vero”: Onu dichiara la carestia a Gaza

Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato ieri che probabilmente meno di 20 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono ancora vivi: lo riporta la Cnn.
Durante un annuncio sulla Coppa del Mondo nello Studio Ovale, Trump ha detto di aver “fatto uscire molte persone” da Gaza, attribuendosi il merito di un accordo di cessate il fuoco negoziato dall’amministrazione Biden. “Quindi ora hanno 20 (ostaggi vivi), ma probabilmente i 20 non sono effettivamente 20 perché un paio di loro forse non ci sono più”, ha aggiunto. Le dichiarazioni di Trump hanno subito suscitato una risposta indignata da parte del Forum delle famiglie delle vittime di rapimenti e dispersi, che ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede un aggiornamento. “Signor Presidente, ci sono 50 ostaggi. Per noi, ognuno di loro rappresenta un mondo intero”, ha affermato il forum nella dichiarazione diffusa ieri sera. “Se il ministro (israeliano per gli Affari strategici Ron, ndr) Dermer, che parla solo con gli americani ma non parla né incontra le famiglie degli ostaggi, sa qualcosa di diverso, dovrebbe prima aggiornare le famiglie. È nostro sacro dovere impedire ulteriori sacrifici e riportare tutti a casa”. Dermer è uno dei più stretti collaboratori del primo ministro Benjamin Netanyahu e il forum ha chiesto ripetutamente un incontro con lui. Dopo le dichiarazioni di Trump, il coordinatore per gli ostaggi di Netanyahu – Gal Hirsh – ha inviato un messaggio alle famiglie insistendo sul fatto che le informazioni di Israele non sono cambiate. “Secondo le informazioni in possesso di Israele, non vi è alcun cambiamento rispetto alle informazioni che avete ricevuto in precedenza da noi: 20 degli ostaggi sono vivi. Due sono in condizioni critiche, con gravi preoccupazioni per la loro vita”, si legge nel messaggio di Hirsh, ottenuto dalla Cnn.Almeno 52 le vittime civili, 12 in una scuola che ospitava sfollati. Un rapporto dell’Onu accusa Israele: la carestia a Gaza è ‘interamente provocata dall’uomo’ e le vite di 132mila bimbi sotto i 5 anni sono a rischio. La fame è ‘promossa da alcuni leader israeliani come arma di guerra’ e questo ‘è un crimine di guerra’. Israele respinge il rapporto: ‘È falso e si basa su dati provenienti da Hamas’. Netanyahu attacca: è ‘una palese menzogna’, la carestia è ‘orchestrata da Hamas’. L’IDF ha colpito un deposito di armi di Hezbollah nella zona di Dier Kifa, nel sud del Libano. Lo riferiscono le forze armate israeliane sui social. “La presenza del deposito di armi costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, si legge ancora, “l’IDF continuera’ a operare per eliminare qualsiasi minaccia nei confronti dello Stato di Israele”, concludono. 

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