«E questa sarebbe la nuova ciclabile? Magari i nostri soldi si dovrebbero usare meglio». La protesta, firmata dal vignettista ladispolano Lamberto Paris, è rimbalzata sui social con tanto di foto a corredo: il percorso di via Ancona, ancora in fase di completamento, già segnato da buche e ristagni d’acqua dopo la pioggia. «Ci sono passata anche io – racconta la signora Alma – piante secche e acqua sulla ciclabile». Un avvio non proprio incoraggiante per un progetto ambizioso, finanziato da Città Metropolitana di Roma Capitale con oltre un milione di euro. L’opera, una volta ultimata, dovrebbe collegare il bosco di Palo a Passoscuro passando per Marina di San Nicola. Restano però nodi tecnici da sciogliere, come l’attraversamento del ponte sul Sanguinara, che potrebbe costringere a deviazioni lungo la passeggiata Natali. Le lamentele non riguardano solo il nuovo tracciato. I cittadini segnalano infatti criticità anche sul resto della rete ciclabile: «Sarebbe da sistemare anche la pista che porta verso Torre Flavia – sottolinea Luciano – invasa dalle erbacce, con l’asfalto sconnesso e priva di staccionata. Senza contare le strisce pedonali ormai cancellate vicino agli stabilimenti di via Mantovani». In centro, poi, resta aperta la questione sicurezza. I residenti del quartiere di via Venezia lamentano la perdita di parcheggi e denunciano i numerosi incidenti avvenuti durante l’estate agli incroci con via Napoli, via La Spezia, via Rapallo e via Fiume. Mancano dossi e dissuasori di velocità, mentre la scarsa visibilità, aggravata dalle auto lasciate in sosta selvaggia vicino agli incroci, mette a rischio i ciclisti. E con la riapertura delle scuole alle porte, in molti temono che in via Rapallo il traffico diventi ingestibile.
Ladispoli, polemiche sulla nuova ciclabile: “Buche, acqua e poca sicurezza”
