Si annuncia un’estate calda sul fronte politico e ambientale nei Castelli Romani e nell’area pontina. I Comuni di Pomezia, Albano e Ardea si preparano infatti ad affrontare nei rispettivi Consigli comunali il tema più discusso e controverso delle ultime settimane: il progetto del maxi inceneritore che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intende realizzare a Santa Palomba, estrema periferia della Capitale, a ridosso dei confini con i tre territori. La questione sta accendendo il dibattito tra amministratori locali, associazioni e cittadini, preoccupati per l’impatto ambientale e sanitario di un impianto di tali dimensioni. Le comunità coinvolte temono di diventare le principali vittime di una scelta calata dall’alto, senza una reale concertazione con i territori confinanti. Nei prossimi giorni i Consigli comunali discuteranno mozioni e documenti ufficiali per prendere posizione contro il progetto, chiedendo alternative sostenibili nella gestione dei rifiuti. Intanto, comitati e movimenti ambientalisti stanno organizzando presidi e manifestazioni per ribadire il proprio “no” al maxi inceneritore. Il confronto politico si preannuncia acceso: da un lato l’amministrazione capitolina che punta sull’impianto come soluzione strutturale all’emergenza rifiuti di Roma, dall’altro i sindaci e i cittadini dei comuni limitrofi, che denunciano il rischio di trasformare l’area di Santa Palomba in una nuova “terra dei fuochi”.