domenica, Agosto 24, 2025

Vendemmia 2025 nel Lazio: calo della produzione ma qualità alta. A Cerveteri cresce l’attesa per la Sagra dell’Uva

La vendemmia 2025 nel Lazio si annuncia con meno quantità ma buona qualità. Secondo le prime previsioni, infatti, le uve risentiranno di un leggero calo rispetto all’anno precedente, mentre le condizioni climatiche – tra siccità e fasi di maturazione anticipate per i vitigni precoci – dovrebbero garantire un livello qualitativo soddisfacente. A Cerveteri, dove nel prossimo weekend prenderà il via la tradizionale Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti, l’ottimismo resta alto. A confermarlo è Catia Minghi, esperta del settore ed esponente dell’associazione Momenti Divini, che da anni organizza eventi di successo legati all’enogastronomia: «La produzione sarà buona, in linea con quella del 2024. Certo, dobbiamo attendere ancora qualche giorno per avere dati più precisi, ma le previsioni sono positive. Il problema vero è che negli ultimi anni tante vigne sono state abbandonate». I dati parlano chiaro: dai circa 300 produttori attivi negli anni Novanta, oggi se ne contano meno di 100. Un crollo che segna un periodo difficile per i viticoltori ceriti, un tempo orgogliosi ambasciatori del vino del territorio. Per Minghi serve una strategia comune: «Dobbiamo sederci a un tavolo con le istituzioni e ragionare su programmazione e promozione. Servono iniziative dedicate, feste a tema e valorizzazione del vino locale. Durante la Sagra, con la Piazza dei Sapori, mostriamo che la collaborazione paga. Ora bisogna fare rete, superare la competizione e unire le forze, altrimenti sarà dura andare avanti». La Sagra, attesissima da cerveterani e turisti, sarà quindi non solo un’occasione di festa, ma anche un momento di riflessione sul futuro della viticoltura locale e sulla necessità di rilanciare un settore che, pur tra le difficoltà, continua a rappresentare un tratto identitario del territorio.

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