Dal 15 giugno al 22 agosto 2025 i vigili del fuoco hanno effettuato 51.900 interventi per incendi boschivi e di vegetazione in tutta Italia. Un aumento del 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano stati 44.970. Un impegno straordinario che ha visto la flotta aerea del Corpo nazionale volare per 4.204 ore, realizzando 18.677 lanci di sostanze estinguenti sulle fiamme.
L’ultima settimana
Negli ultimi sette giorni le squadre hanno gestito 3.250 incendi, mentre i mezzi aerei hanno supportato con 58 missioni di volo. A terra i vigili del fuoco hanno lavorato per un totale di 4.866 ore.
Le regioni più colpite
Il maggior numero di roghi si è registrato in Puglia, con 623 interventi, seguita da Sicilia (612), Lazio (359) e Calabria (333).
Il dato conferma che anche il Centro Italia continua a essere duramente colpito: nel Lazio, in particolare, le alte temperature e la siccità hanno alimentato i fronti di fuoco, mettendo sotto pressione i sistemi di prevenzione.
Le aree più colpite nel Lazio
Il maggior numero di interventi si è registrato a Roma e provincia, dove le alte temperature e la siccità hanno alimentato diversi focolai, spesso in aree periurbane e vicine alle abitazioni. Situazioni critiche anche nelle province di Latina e Frosinone, mentre Rieti e Viterbo hanno registrato episodi più contenuti ma non meno complessi per il lavoro delle squadre di terra.
Una stagione complessa
L’estate 2025 si conferma dunque tra le più difficili degli ultimi anni sul fronte incendi, con una crescita di casi che impone una maggiore attenzione alle politiche di prevenzione ambientale e alla collaborazione tra istituzioni e cittadini.