Un intervento ad alta complessità chirurgica è stato eseguito con successo presso l’ospedale di Sora, in provincia di Frosinone. La protagonista è una paziente di 73 anni che, a distanza ravvicinata, ha ricevuto due diverse diagnosi oncologiche: una neoplasia alla mammella e un tumore all’esofago. Il risultato dell’operazione conferma l’eccellenza delle cure chirurgiche nel Lazio, in particolare nella provincia di Frosinone, e ribadisce la qualità dei servizi sanitari disponibili per i cittadini senza la necessità di spostarsi in altre regioni. Il secondo intervento – un’esofagectomia trans-iatale – è una procedura chirurgica complessa che permette di ridurre il rischio di complicanze. È stato realizzato dall’UOC di Chirurgia generale dell’ospedale di Sora, diretta dal dottor Giuseppe Mezzetti, con la collaborazione dell’equipe di sala operatoria e di un team multidisciplinare che ha coinvolto i reparti di oncologia, radioterapia, radiologia, gastroenterologia, anestesia e rianimazione. Dopo l’asportazione del tumore mammario, la paziente aveva manifestato sintomi gastrici che hanno portato alla diagnosi di neoplasia esofagea. L’approccio chirurgico ha previsto due accessi – addominale e cervicale – evitando l’apertura del torace, scelta che ha ridotto notevolmente i rischi post-operatori. Fondamentale è stato anche il contributo dei rianimatori, che hanno gestito anestesia e recupero clinico. L’intervento si è concluso senza complicazioni e, dopo alcuni giorni di degenza, la paziente è stata dimessa in buone condizioni. Non si tratta di un caso isolato: l’ospedale di Sora è ormai considerato un punto di riferimento per la chirurgia oncologica complessa nel Lazio, grazie alla sinergia tra le diverse specialità e all’elevata competenza degli operatori sanitari coinvolti.






