martedì, Agosto 26, 2025

Campo di Mare, salvataggi in mare: bagnanti ignorano la bandiera rossa, pronti i soccorsi

Nei giorni scorsi, le acque di Campo di Mare sono state teatro di due interventi di salvataggio, messi in atto grazie alla prontezza dei bagnini e di un istruttore di Sup. Alcuni bagnanti, nonostante la bandiera rossa, i richiami degli addetti e il fischio di avvertimento, sono entrati in acqua e poco dopo sono stati visti in difficoltà. L’intervento immediato di un istruttore di Sup e di un bagnino dello stabilimento vicino ha permesso il recupero senza gravi conseguenze. La vicenda, tuttavia, rilancia l’attenzione sulla sicurezza lungo il tratto di costa locale, dove correnti improvvise e venti possono trasformare anche una semplice nuotata in un rischio.

L’ammonimento degli esperti

«Non sottovalutare i richiami dei bagnini – sottolinea Celso Caferri, presidente dell’associazione Nautica di Campo di Mare –. La bandiera rossa segnala un pericolo: chi entra in acqua lo fa a proprio rischio e pericolo. Nella nostra struttura, se il bagnino ritiene che non sia sicuro, non si entra. La sicurezza viene prima di tutto». Caferri ricorda che alcune zone della costa sono già segnalate con cartelli e che correnti improvvise possono trascinare al largo anche i nuotatori esperti. «Interveniamo spesso per il recupero di chi pratica kitesurf – aggiunge –. I bagnini e la Capitaneria operano rapidamente, ma i soccorsi non devono essere sfidati».

Presidio costante e sinergia tra istituzioni

Le spiagge libere del tratto di costa sono costantemente presidiate: gli stabilimenti dispongono di bagnini e mezzi di soccorso, tra cui gommoni e moto d’acqua, collegati in rete con la Capitaneria di Porto di Ladispoli. «C’è una sinergia costante tra bagnini, Capitaneria, associazioni e stabilimenti per garantire interventi rapidi ed efficaci – spiega Caferri –. Ma il primo passo spetta ai bagnanti: rispettare la bandiera rossa e non sottovalutare correnti e rischi».

Il richiamo alla prudenza

La Capitaneria effettua controlli per verificare che tutti gli stabilimenti siano dotati delle attrezzature di salvataggio previste, ma la sicurezza in mare dipende anche dal buon senso di chi si tuffa. «La prudenza salva la vita – conclude Caferri –. Anche chi sa nuotare deve rispettare le regole e ascoltare gli avvisi degli operatori». Gli interventi di Campo di Mare ribadiscono così l’importanza di rispettare i segnali di sicurezza, mostrando come la collaborazione tra istituzioni, stabilimenti e bagnanti sia fondamentale per prevenire tragedie in acqua.

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