Il fenomeno delle corse clandestine a Centocelle non arretra, anzi si allarga. Nonostante i controlli intensificati delle forze dell’ordine, i rally illegali non sembrano essersi fermati: semplicemente si spostano in altre vie del quartiere, come se si trattasse di una sfida alle istituzioni. «È come se volessero marcare il territorio, ora che i controlli si sono effettivamente intensificati – spiega Monica Paba, presidente della Rete Impresa Castani, da anni in prima linea contro l’emergenza –. L’impressione è che non abbiano alcuna intenzione di fermarsi, ma solo di spostare il problema».
Dal cuore di via dei Castani alle strade limitrofe
In origine, il perimetro principale era quello di via dei Castani, con le sue traverse più note: piazza dei Mirti e via delle Camelie. Ma ora, denunciano i residenti e conferma Paba, le corse si stanno estendendo ad altre strade: «Si corre anche in piazza Teofrasto, via Federico Delpino e viale della Primavera – racconta –. Questo non significa che via dei Castani sia “libera”: lì le corse continuano, ma ormai si sono allargate anche altrove». Nei gruppi Facebook dedicati al quartiere le segnalazioni si moltiplicano. Tra le nuove “piste” improvvisate compaiono anche via dei Glicini e piazza San Felice da Cantalice, tutte aree residenziali dove l’alta velocità rappresenta un pericolo evidente per pedoni e automobilisti.
L’incidente all’alba di via Gussone
A dimostrazione della gravità della situazione c’è quanto accaduto martedì 19 agosto in via Gussone, nei pressi della Prenestina. All’alba, un giovane a bordo di un’auto avrebbe accelerato a tutta velocità perdendo poi il controllo del mezzo. La corsa si è conclusa contro quattro vetture parcheggiate poco prima dell’incrocio con via Giovanni Arcangeli. Un episodio che, fortunatamente, non ha causato feriti, ma che poteva avere conseguenze drammatiche.
Un quartiere esasperato
I residenti parlano di notti insonni e di paura costante: «Non possiamo più uscire tranquilli la sera, le macchine sfrecciano come in pista – scrive un cittadino in un gruppo social di Centocelle –. Non è solo un fastidio, è un pericolo per tutti». L’area resta monitorata dalle pattuglie della polizia locale e dei carabinieri, ma il fenomeno sembra assumere contorni sempre più complessi, quasi a trasformarsi in una provocazione nei confronti delle autorità. La sfida ora è trovare strumenti efficaci e duraturi per stroncare le corse clandestine: dalle telecamere di sorveglianza ai dissuasori fisici, passando per un maggiore presidio delle strade a rischio. Intanto, però, a Centocelle cresce l’esasperazione di chi, da tempo, chiede solo una cosa: poter tornare a vivere il quartiere in sicurezza.