Lo spegnimento degli autovelox lungo la statale Nettunense, tra Campoleone e Aprilia, è avvenuto anche a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato l’irregolarità degli impianti, nonostante fossero autorizzati e sottoposti a regolari controlli periodici di taratura. Il nodo della questione riguarda la distinzione tra autorizzazione e omologazione. Negli anni, alcune circolari ministeriali avevano fatto passare l’idea che i due concetti fossero equivalenti, consentendo agli enti locali di installare autovelox senza omologazione specifica. La sentenza n. 10.505 del 18 aprile 2024 della Corte di Cassazione ha chiarito una volta per tutte che l’equivalenza tra autorizzazione e omologazione non esiste. Gli impianti autovelox attualmente in uso, pur autorizzati, non sono quindi a norma. Il problema deriva dal fatto che per omologare un impianto occorrono regole e procedimenti precisi, mai varati finora. La decisione della Cassazione ha così reso evidente che i comuni che hanno installato autovelox senza omologazione rischiano invalidità delle multe e contenziosi legali. A Lanuvio, il tema ha riacceso il dibattito politico, con la minoranza che contesta la gestione degli impianti e chiede trasparenza sugli incassi derivati dalle multe. La questione resta al centro di discussioni tra cittadini, amministrazioni e giuristi, mentre si attendono indicazioni su come regolarizzare la situazione.