Degrado, buio, strade insicure e nessun collegamento pubblico. È l’elenco delle criticità denunciato dai residenti di via di Zambra, una delle zone periferiche di Cerveteri che, nonostante ospiti oltre mille abitanti e centinaia di nuclei familiari, continua a vivere ai margini dell’attenzione politica. Gli abitanti hanno deciso di unirsi in un comitato cittadino e chiedono con forza un incontro con l’amministrazione comunale. Al centro delle rivendicazioni ci sono i problemi quotidiani che rendono difficile la vita nella zona: l’assenza di una fermata del bus, la mancanza di illuminazione pubblica, le strade ridotte a circuiti improvvisati per auto e moto lanciate ad alta velocità, senza alcun controllo o cartellonistica. «Siamo stufi – denuncia Roberto, ex operaio – tante promesse e mai mantenute. La zona conta oltre mille abitanti e da anni veniamo presi in giro. Non ci sono servizi, le strade sono pericolose e rischiamo la vita ogni volta che usciamo. Non riescono neanche a mettere un cartello stradale», racconta con amarezza. Il tema più urgente riguarda la mobilità. Nessuna fermata del bus serve via di Zambra e questo costringe le famiglie, soprattutto con figli adolescenti, a un pendolarismo forzato: accompagnare i ragazzi ogni giorno a scuola, in stazione o nei paesi vicini e poi tornare a riprenderli, percorrendo chilometri in auto. «Eppure siamo a un solo chilometro dal centro – aggiunge Fabio – ma non esiste un collegamento pedonale o ciclabile che ci permetta di raggiungere supermercati, scuole e farmacie senza automobile o motorini». Un disagio che si somma al problema della sicurezza stradale, questione che non riguarda solo via di Zambra ma anche altre arterie periferiche come via Furbara-Sasso, via Doganale e persino tratti della via Aurelia, troppo spesso teatro di incidenti gravi. Il malcontento cresce e i cittadini chiedono risposte chiare a Palazzo del Granarone. «Non vogliamo più promesse – spiegano dal comitato – ma impegni concreti, perché vivere qui significa rinunciare ai servizi essenziali». Il caso di via di Zambra si aggiunge così alla lista delle periferie cerveterane in attesa di interventi strutturali: un’area popolata e radicata da anni, ma che continua a chiedere, con voce sempre più forte, diritto alla sicurezza e ai servizi di base.