Se lo sguardo del sistema economico del Lazio è concentrato sugli effetti dei dazi statunitensi, le crisi occupazionali continuano a mordere. Coinvolgono lavoratori, le loro famiglie e le scelte sullo sviluppo del territorio. Nella stellantis di piedimonte san germano le produzioni dovrebbero riprendere il due settembre. I sindacati non registrano novità in termini di rilancio dell’auto. La piattaforma stra large non produce con conseguente cassa integrazione e l’azienda ha rinviato al prossimo anno nuove scelte industriali. L’unica cosa che funziona sono gli incentivi all’esodo. Le tute blu a fine settembre potrebbero scendere a 2100 unità, un minimo storico. La storia industriale nel basso Lazio di Stellantis è la storia di un meccano complesso con fornitori di servizi in grande difficoltà. Saranno le aziende di servizi che lavorano nella fabbrica di Piedimonte alla fine di settembre le prime a verificare se i contratti saranno rinnovati dalla multinazionale. La chiusura del rapporto di 35 anni con Devizia è un monito per tutti. I sindacati ritengono che uno dei temi su cui lavorare a cassino anche con decisioni di politica industriale nazionale sia il costo dell’energia. Un dilemma che avvolge il futuro di civitavecchia. Dopo lo stop al carbone ll tavolo al mimit lavora su un riassetto che garantisca occupazione e sostenibilità ambientale. I tempi e gli assetti industriali sono ancora in definizione. Quell’area è anche attraversata dalle sorte dei duemila lavoratori ex alitalia la cui cassa integrazione sta finendo. I sindacati chiedono in questo caso una estensione dell’ammortizzatore sociale.