Nel 2025 il carcere di Frosinone è stato segnato da due tragedie: due detenuti si sono tolti la vita, uno a febbraio e l’altro a metà luglio. Quest’ultimo, un giovane di 30 anni, è morto in ospedale dopo tre giorni di agonia. Questi episodi riportano l’attenzione sui problemi strutturali della Casa circondariale Giuseppe Pagliei, dove da tempo si denunciano condizioni insostenibili. Nell’istituto ci sono quasi 600 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 517 posti. Una pressione costante che rende difficile garantire sicurezza, percorsi rieducativi e assistenza sanitaria adeguata. La situazione è aggravata da una carenza marcata di organico: mancano agenti di Polizia penitenziaria, figure amministrative ed educatori. Un vuoto che ostacola la gestione quotidiana della struttura. Queste criticità sono state constatate di persona dagli avvocati della Camera penale di Frosinone, accompagnati da consiglieri regionali di maggioranza e opposizione e dal Garante regionale dei detenuti del Lazio, durante una visita organizzata nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Ristretti in agosto”. Il carcere di Frosinone rientra tra i nove istituti penitenziari italiani per i quali il Governo ha previsto un piano di ampliamento con l’installazione di moduli prefabbricati. Il bando di gara è stato recentemente ripubblicato, ma l’avvio dei lavori resta in attesa.