mercoledì, Agosto 27, 2025

Ladispoli celebra San Giuseppe: i sommozzatori Dolphin ripuliscono la statua a largo di Torre Flavia

Religione, mare e tutela ambientale si sono incontrati in una giornata speciale a Ladispoli, dove la protezione civile Dolphin e il Comune hanno reso omaggio al patrono della città, San Giuseppe, con un’iniziativa che unisce devozione e sensibilità ecologica. L’altra mattina, i sommozzatori specializzati sono scesi nelle acque a largo di Torre Flavia, nei pressi dello Scoglio del Corallo, dove è adagiata la statua, non solo per rendere omaggio al santo, ma anche per ripulirla da alghe e residui accumulati nel tempo. L’operazione rientra nel progetto “Blue Experience”, sostenuto con fondi regionali e nato per valorizzare le tradizioni marinare, il legame della comunità con il mare e la salvaguardia del litorale. «Lo scopo – spiega Enzo Freddi, responsabile Dolphin Ladispoli – è omaggiare il patrono e coinvolgere giovani e adulti, avvicinandoli gradualmente alla professione dei sommozzatori. Tutti insieme per sostenere l’ecologia e il rispetto del mare, che va sempre tutelato». A rendere l’evento ancora più significativo è stata la partecipazione istituzionale di Pierpaolo Perretta, consigliere comunale e delegato al Demanio marittimo, che si è immerso personalmente insieme ai sub per deporre la corona davanti alla statua del santo. La manifestazione prevede una seconda tappa a settembre, quando, oltre ai fiori, sarà posizionata un’ancora donata da Simone Cianflone, pescatore artigianale di via Marco Polo. Prima dell’immersione, la corona sarà benedetta da monsignor Gianrico Ruzza, vescovo della Diocesi di Porto–Santa Rufina. Un evento di particolare rilievo è già stato programmato per il 13 agosto 2026, in occasione del trentesimo anniversario dell’inabissamento della statua, quando si terrà una processione via mare con la partecipazione del vescovo, durante la quale sarà deposta una nuova corona. All’interno del progetto Blue Experience è stata realizzata anche la guida “I Santi del Mare”, che mappa e racconta le statue devozionali collocate lungo i mari del Lazio, da Civitavecchia a Tarquinia fino a Ladispoli, creando veri e propri itinerari culturali, religiosi e turistici. «Non è solo un momento di fede e devozione – conclude Pierpaolo Perretta – ma anche un atto di valorizzazione delle radici spirituali che legano la città al suo mare». Un’iniziativa che unisce spiritualità, cultura e attenzione all’ambiente, rendendo omaggio alla tradizione marinara di Ladispoli e rafforzando il legame tra la comunità e il mare che da sempre ne segna la vita e la storia.

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