giovedì, Agosto 28, 2025

Massimo Moratti ricoverato all’ospedale Humanitas

Sono ore di apprensione per Massimo Moratti. L’ex presidente dell’Inter, che lo scorso maggio ha festeggiato gli ottant’anni con una festa a sorpresa organizzata dai cinque figli e dalla moglie Milly, è ricoverato presso l’Istituto Humanitas di Rozzano per una polmonite. Sulle sue condizioni viene mantenuto il massimo riserbo. Secondo quanto si apprende in ambienti sportivi milanesi, non sarebbe in condizioni critiche; la situazione rimane comunque seria dopo che i sanitari lo hanno intubato perché faticava a respirare autonomamente. “Forza Massimo #Moratti”; “Noooooo, mi dispiace tantissimo. Un grandissimo in bocca al lupo!”, sono soltanto alcuni dei numerosi messaggi social postati in queste ore dai tifosi nerazzurri, legati da un affetto speciale al loro “Presidentissimo” e preoccupati per le sue condizioni di salute. Alla guida dell’Inter dal 1995, quando acquistò il club da Ernesto Pellegrini scomparso di recente, al 2004 e poi di nuovo dal 2006 al 2013, con lui il club ha conquistato ben 16 trofei. Il suo nome è collegato in particolare allo storico triplete della stagione 2009-2010: campionato, Coppa Italia e, 45 anni dopo la Coppa Campioni del padre Angelo, Champions League. “L’Inter è una dimensione di vita: in questa squadra c’è qualcosa di diverso – ha detto Moratti in occasione del suo ottantesimo compleanno – Per me l’Inter è stata una scelta: non è capitata per caso. Per me è grandissimo senso del dovere e rispetto però rimane una cosa bellissima, è stato un piacere. È un amore, da vivere nel bene o nel male, ma sempre con l’idea di essere innamorato. Non so cosa sono stato io per l’Inter: certamente ho cercato di fare ciò che pensavo fosse giusto per l’Inter, può darsi che abbia sbagliato parecchie volte”. Oltre alla passione per il calcio e, soprattutto, per l’Inter, Massimo Moratti ha ereditato dal padre Angelo anche l’attività imprenditoriale nel settore petrolifero con la Saras, società di Sarroch (Cagliari) di cui dopo il fratello Gian Marco è stato presidente. Incarico ricoperto dal 2018 all’inizio dell’anno scorso, quando il gruppo è stato ceduto all’azienda olandese Vitol. Una operazione messa a punto per “massimizzare il futuro successo della raffineria di Sarroch – aveva detto -nell’interesse di tutti gli stakeholder, offrendo a un’azienda già solida e strutturata come Saras i migliori strumenti per affrontare le sfide del futuro”.

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