giovedì, Agosto 28, 2025

Venezia, Coppola premia Herzog e Sorrentino presenta “La Grazia”. Oggi Emma Stone e George Clooney

“Sono qui per elogiare Herzog e non è sufficiente, perché è davvero un fenomeno che ha lavorato in tutti i settori del cinema. Io non ho mai visto film come i suoi, tutti diversi gli uni dagli altri. Ha inventato categorie che ancora non credo abbiano nome. E’ questa solo una piccola parte della sua produzione straordinaria. Ha fatto tutto quello che si poteva fare, lui è una enciclopedia del cinema”. Così il grande regista Francis Ford Coppola nella sua laudatio di Werner Herzog, alla consegna al regista tedesco del Leone d’oro alla carriera, mercoledì 27 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), in occasione della serata inaugurale dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. “Insieme abbiamo passato tanti momenti straordinari a casa mia a San Francisco, gli ho anche presentato Lina che è poi diventata sua moglie”, ha aggiunto il regista di capolavori come Il Padrino e Apocalypse Now. “Sono davvero commosso e onorato di ricevere il Leone d’oro alla Carriera dalla Biennale di Venezia. Ho sempre cercato di essere un buon soldato del cinema: per riuscirci servono perseveranza, coraggio e senso del dovere”. Queste le parole del regista Werner Herzog, profondamente commosso, con il Leone d’oro alla Carriera tra le mani sul palco dell’82esima Mostra del Cinema di Venezia. Davanti a lui, una platea in piedi ad omaggiarlo. La prima ad alzarsi è stata l’attrice Tilda Swinton. Grande accoglienza per il film in concorso “La grazia”, di Paolo Sorrentino, che ha aperto ufficialmente la 82ma Mostra Internazionale del cinema di Venezia. Nel corso della proiezione anche un paio di applausi a scena aperta per la pellicola con protagonista Toni Servillo nei panni del presidente della Repubblica e Anna Ferzetti in quello di sua figlia. Al termine della proiezione otto minuti di applausi con tutti in piedi ad acclamare il regista e il cast. Red carpet bagnato, red carpet fortunato. Sotto una leggera pioggerellina è iniziata ufficialmente con il tradizionale red carpet la serata inaugurale della 82esima Mostra del cinema di Venezia. La prima ad arrivare è stata la conduttrice della serata, l’attrice Emanuela Fanelli, in un elegante abito grigio, accolta dal direttore della Mostra Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco. Acclamata dai fotografi e dai tanti appassionati presenti all’esterno del red carpet, l’attrice di ‘C’è ancora domani’ non si è sottratta e nonostante la pioggia si è avvicinata al pubblico per foto, selfie e autografi. Presenti anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli, la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, il presidente della Fondazione Milano-Cortina ed ex presidente del Coni Giovanni Malagò. Tra le star più acclamate da segnalare tra gli altri l’attrice hollywoodiana Cate Blanchett, così come i vari membri della giuria guidata dal regista Alexander Payne. Applausi anche per star ‘nostrane’ come Beppe Fiorello, la cantante Rose Villain. Parata anche di modelle e influencer, come Heidi e Leni Klum. Applausi anche per i protagonisti del film di apertura della mostra, ‘La Grazia’, con il regista Paolo Sorrentino e gli attori Toni Servillo e Anna Ferzetti arrivata insieme al marito l’attore Pierfrancesco Favino. Applausi anche per il rapper Gué, presente nel film con un cameo. Tra le altre star applaudite, anche Tilda Swinton. “Free Palestine, Free Palestine”. Con questo slogan una ventina di persone questa mattina hanno effettuato un flash mob davanti al red carpet della Mostra per presentare la manifestazione ‘Free Palestine – Stop al genocidio’ in programma sabato prossimo, 30 agosto, al Lido, a partire dalle ore 17. Il flash mob si è svolto in un Lido ancora semideserto, con tutti gli addetti ai lavori in sala per le prime proiezioni del mattino. “Le adesioni in vista di sabato sono centinaia, arrivate da forze politiche, gruppi e associazioni, dal Veneto ma anche ben oltre, e ci sono centinaia e centinaia di sottoscrizioni, anche dal mondo del cinema. L’obiettivo di questa manifestazione è la solidarietà al popolo palestinese e fermare il genocidio nella Striscia di Gaza portato avanti dal governo israeliano”, ha dichiarato Martina Vergnano, una delle portavoci dei centri sociali del nordest. I promotori del corteo si augurano che alla manifestazione possano partecipare anche molti tra gli attori, i registi e gli operatori del mondo cinematografico che hanno aderito al manifesto ‘Venice for Palestine’. “Ci ha fatto piacere che l’attrice Emanuela Fanelli, conduttrice della serata di apertura della Mostra, abbia annunciato la sua presenza al corteo”, ha aggiunto Vergnano. Per favorire l’afflusso dei partecipanti al Lido, sabato partirà anche una speciale motonave dal porto di Marghera. Il corteo partirà dall’approdo di Santa Maria Elisabetta per arrivare fin quasi all’area dove si svolge la Mostra del Cinema. “Nel CdA di Biennale non c’è pregiudizio verso un secondo, un terzo o un quarto, fosse pure un decimo, mandato per i direttori. Laddove eccellono, restano”. Lo afferma il presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, in un articolo su “Venezia News”, che viene distribuito al Lido insieme a “Ciak in Mostra”, il giornale quotidiano diretto da Flavia Natalia che accompagna la 82esima Mostra internazionale di arte cinematografica. Alla direzione della Mostra c’è ancora una volta l’esperienza e la conoscenza di Alberto Barbera, il “maestro d’orchestra” della Mostra, come viene definito, che ha incassato la massima fiducia dei diversi presidenti della Biennale che si sono succeduti negli anni e da ultimo in particolare di Pietrangelo Buttafuoco. Nell’articolo su “Ciak in Mostra”, Buttafuoco mantiene ferma l’attenzione su La Biennale come strumento di indagine della contemporaneità. “La Biennale segue, cerca, esplora – afferma – Una ricerca incessante di nuove modalità espressive che rappresenta poi la vera bellezza dell’Istituzione: non essere vincolati a schemi rigidi, ma essere sempre come dei sensori alla scoperta di territori inesplorati. Ciò comporta, nel caso della Mostra del Cinema, il dover sostenere la qualità cinematografica in una prospettiva futura e nel senso proprio dell’arte. E in questo senso mi piace precisare che questa è una Mostra, non un Festival. E la Mostra si è impegnata, in questi ultimi anni, nel porsi in una posizione più aperta, come un transito libero di linde nuvole – quello rappresentato nel manifesto di quest’anno firmato da Manuele Fior – che ci porta alla speranza, la speranza del cielo in assoluto più blu”.

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