C’è un’immagine che vale più di mille trofei: un bambino che sfoglia riviste di aerei da guerra, immaginando un giorno di poterli ricreare in miniatura. Quel bambino era Paolo Colaiacomo, oggi 52 anni, che domenica 6 luglio ha visto quel sogno diventare realtà nella cornice più prestigiosa: i Campionati mondiali di modellismo di Versailles. La notizia gli è arrivata quasi in punta di piedi, con un semplice messaggio WhatsApp: poche righe da un amico, ma sufficienti a cambiare tutto. Tra quasi cinquemila modellisti provenienti da ogni parte del mondo, il suo lavoro si è conquistato il podio. Una medaglia di bronzo che profuma di riscatto e orgoglio per lui e per la sua città. «Non riesco a crederci – confessa emozionato – ma proprio il mio modello torna a casa con un riconoscimento mondiale. È il coronamento di un sogno lungo 38 anni». Una passione che non si è mai spenta. Durante il servizio militare, Colaiacomo vola come elicotterista della Marina, alimentando il suo legame con l’aeronautica. Nei primi anni Duemila costruisce i primi modelli, imperfetti ma pieni d’amore. La svolta arriva nel 2013, con l’uso dell’aerografo: i dettagli diventano più raffinati, la tecnica più precisa, e iniziano le prime gare in Italia e all’estero. Seguono i successi in Romania e Bulgaria, ma il mondiale rimane ancora un traguardo lontano. Fino a Versailles, dove la passione di una vita si è trasformata in un riconoscimento che ha il sapore di un trionfo personale. E Colaiacomo non dimentica quel bambino che sognava davanti a una rivista: «Quel fanciullo che ero io ha trovato la sua realizzazione – racconta – ed è ciò che auguro a ogni bambino: non smettere mai di credere nei propri sogni, perché a volte si avverano». Dal tavolo di lavoro di casa fino al palcoscenico mondiale, la storia di Paolo Colaiacomo dimostra che anche un hobby, se coltivato con dedizione e tenacia, può trasformarsi in un risultato straordinario.
Da Civitavecchia a Versailles: il sogno di Paolo Colaiacomo diventa medaglia mondiale
