Potrebbero essere i resti del corpo di un uomo di 60 anni, scomparso da Atina all’inizio di luglio, quelli rinvenuti domenica scorsa nel bosco di Broccostella, nel Sorano, in provincia di Frosinone. Una persona riservata e solitaria, così lo descrive chi lo conosceva in paese. Le certezze arriveranno solo con l’autopsia e l’esame del dna, all’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Nel frattempo gli inquirenti restano cauti e sulla morte tutte le ipotesi sono aperte. La famiglia, tramite avvocato, si chiede come possa essere finito in un bosco isolato e distante oltre 20 km dalla sua abitazione. I tabulati telefonici del cellulare potrebbero aiutare a ricostruire gli ultimi spostamenti dell’uomo, il cui corpo è stato ritrovato completamente smembrato e in stato avanzato di decomposizione. Resti sparsi in un punto nascosto di un’area difficile da raggiungere, frequentata da pochi cercatori di funghi. Un busto, una testa, un piede con una scarpa, una maglietta verde e dei bermuda, rintracciati grazie al fiuto di un cane dell’unità cinofila. L’area è frequentata da cinghiali e altri animali selvatici, che potrebbero aver danneggiato e spostato i resti. Il bosco ha una triste fama: 20 anni fa qui fu ritrovato il corpo di una ragazza uccisa dal fidanzato perché incinta. Nel 2014 un altro femminicidio, quello di un’insegnante di inglese aggredita sessualmente e poi uccisa e gettata in una scarpata.






